Uno studio condotto dai ricercatori della Georgia State University e presentato in occasione del congresso annuale dell’American Sociological Association a Chicago, ha dimostrato che se i padri aiutano la propria partner a prendersi cura dei figli, la vita sessuale della coppia risulta essere più intensa e appagante.
La ricerca realizzata dagli studiosi della Georgia State University è stata condotta su un campione di 900 coppie eterosessuali suddivise in tre gruppi:
- coppia in cui è la sola genitrice a occuparsi dei figli (modello in cui si rispecchia la maggioranza dei nuclei familiari)
- coppia in cui le responsabilità sono suddivise equamente tra entrambi i genitori
- coppia in cui è il padre ad assumersi in via esclusiva la gestione della prole
È emerso che solo nel caso in cui i compiti siano equamente suddivisi fra entrambi i genitori, l’appagamento sessuale e la complicità sotto le coperte è massima. In particolare il dottor Daniel L. Carlson, coordinatore dello studio, ha affermato che un papà attivo e presente, pronto a condividere con la partner la gestione dei figli, favorisce in maniera significativa l’intesa sessuale della coppia. Tuttavia l’uomo non deve correre il rischio di trasformarsi in un “mammo”, in quanto, come accade nel caso in cui sia la genitrice a occuparsi in via esclusiva della cura dei figli, a risentirne è in primo luogo la complicità erotica.
I risultati dello studio americano, dunque, dovrebbero far meditare tutti quei papà che preferiscono svignarsela di fronte alle proprie responsabilità genitoriali, delegando in maniera totale la cura dei figli alla propria partner. Questa dinamica familiare squilibrata, infatti, oltre a non giovare alla crescita e all’educazione del bambino, rischia anche di mettere a repentaglio la vita sessuale della coppia. In fondo dividersi i compiti rappresenta anche un modo come un altro per rafforzare la capacità collaborativa e per dimostrare all’altro di essere sempre presente e solidale.
Il video della settimana
PAROLE SANTE.
Della serie “Già che ci siamo svegli di notte perché il bimbo piangeva?”… mmmhhh … secondo me è una ricerca commissionata da qualche associazione di mamme :)