È solo una pubblicità: ma è uno di quegli spot che ti prendono dritto al cuore. Perché anche se ambientato in India, racconta una storia che vale per tutto il mondo.
La scena si apre su una casa (molto occidentale per altro) dove entra una giovane donna trafelata e piena di cose da fare. Nella stanza ci sono già il figlio, che si è appena macchiato una camicetta, il marito stravaccato sul divano e il padre che la osserva in silenzio.
La donna parla al cellulare organizzando il lavoro dell’ufficio, cambia la camicetta del figlio, prepara un tè al marito e inizia a preparare la cena. Insomma, una scena come ne viviamo tante in case nostra.
Ma ad un certo punto il papà inizia a “scrivere” una lettera alla figlia.
Una lettera in cui le chiede, perché quando da piccola lei giocava alla casalinga, non le ha mai spiegato che non è giusto che tutto sia sopra le sue spalle. E si scusa per non aver mai aiutato la madre in casa, perché anche a lui era stato mostrato come fosse quella la maniera giusta di agire. E chiede scusa anche da parte del marito, che non vede niente di male nello stare seduto sul divano mentre lei si occupa della casa.
E visto che non può cambiare il passato, ma si può migliorare il futuro, appena torna a casa sua dopo la visita alla figlia aiuta la moglie a fare il bucato.
Che dire? Meglio tardi che mai. E voi cosa hanno insegnato? E chi vi trovate accanto?
Quando voi e vostro marito tornate dal lavoro, vi aiutate nel preparare la cena e occuparvi dei bambini, oppure lui sviene sul divano e tocca fare tutto a voi?
Forse non è solo il padre indiano a doversi scusare per come sono stati educati i figli.
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