Fumare in gravidanza, come del resto durante l’allattamento, non è certo una buona consuetudine, non ci volevano gli americani per scoprirlo, ma per aiutare a lasciare il vizio del fumo forse si.
Meno del 7% delle donne fumatrici, infatti, riesce a smettere di fumare e a nulla serve nemmeno il periodo della gravidanza. Molte donne sono consapevoli dei rischi che comporta il fumo per il feto. Tra i più gravi quello di aumentare il rischio SIDS dopo la nascita, ma non è certo questo l’unico. Asma, broncospasmi, allergie, ma anche palatoschisi.
Gli incentivi per far smettere di fumare le mamme
Per ridurre le nascite pretermine e il tasso di mortalità infantile negli USA è partita un’iniziativa dal nome Summit County Baby & Me Tobacco-Free Program che prevede di offrire buoni mensili del valore di 25 dollari da spendere per l’acquisto di pannolini a tutte quelle donne che riusciranno a smettere di fumare durante la gravidanza. Ma naturalmente non basterà la parola data. Bisognerà sottoporsi a un vero programma anti fumo partecipando a sedute regolari e riunioni con gruppi di supporto. Dovranno inoltre sottoporsi ad alcuni test atti a dimostrare la presenza o meno di monossido di carbonio.
Solo chi riuscirà a dimostrare di aver perso il vizio del fumo potrà effettivamente accedere al bonus per i pannolini. Secondo le mamme americane, infatti, sarebbe questa la spesa per i figli che più incide sul budget domestico.
Al di là dell’ottima iniziativa, forse tra gli statunitensi dovrebbe diffondersi la cultura dei pannolini lavabili. Con quelli si ammortizzerebbero subito le spese e si darebbe una mano non poco rilevante al pianeta. Vediamo se l’iniziativa promossa dall’Ohaio riuscirà a sbarcare anche sulle nostre sponde.
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