Lo amate, lo curate, lo coccolate: eppure, di tanto in tanto, il piccolo esplode in attacchi di rabbia apparentemente senza motivo. Con il risultato che gestire le manifestazioni di rabbia del bambino, mette in seria difficoltà la pazienza e la competenza dei genitori.
Tra gli adulti la rabbia è solitamente considerata un’emozione negativa e deprecabile, eppure, per i bambini non è sempre così.
Soprattutto nella fase dello sviluppo, infatti, è corretto e del tutto naturale che i bambini affrontino tutta la gamma di emozioni e imparino a conoscerle, per crescere.
In particolare, la rabbia è una delle emozioni più importanti per i bambini, utile a costruire varie sfumature della loro personalità.
Affermare la propria individualità
La rabbia è uno degli strumenti più efficaci a disposizione del bambino per dimostrare la propria personalità, testare i propri limiti e quelli dei propri genitori e per scoprire i confini delle relazioni umane.
Non da ultimo attraverso la rabbia il bambino riesce a dire “no!” e a ribellarsi a soprusi o ad atteggiamenti non graditi.
Chiedere aiuto
Uno dei motivi per i quali è bene non trascurare sfoghi di rabbia improvvisi e frequenti del proprio bambino è che l’aggressività può essere la cartina tornasole di un disagio anche profondo.
Se il piccolo inizia a comportarsi in maniera irritata, ad essere agitato e spesso scontroso, forse sta chiedendo aiuto, manifestando una situazione di difficoltà che non riesce ad esprimere a parole. Cercate di leggere tra le righe ed instaurate con lui un dialogo profondo per indagare le cause del suo comportamento.
Chiedere amore
Grazie alla rabbia i piccoli riescono a comunicare ai grandi che hanno bisogno di cure e attenzione. Una scarica di aggressività può essere tradotta come un messaggio accorato del piccolo che chiede ai genitori maggiore vicinanza e coinvolgimento.
Un comportamento da non trascurare per non far sì che un normale momento di rabbia degeneri in comportamenti ben più preoccupanti.
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