L’attualità più cruda e buia di questi giorni porta in primo piano l’importante tema della diversità razziale e dell’integrazione.
Un argomento sensibile e delicato, la cui comprensione è spesso complessa.
Allo stesso tempo, però, educare i piccoli a conoscere e valorizzare la diversità, senza esserne spaventati è l’unica strada per un futuro all’insegna della tolleranza.
Ma come fare?
I bambini in età prescolare sono troppo piccoli per comprendere il significato sociale della diversità, ma sono sufficientemente acuti da notare le differenze fisiche.
Vi è mai capitato, ad esempio durante una passeggiata, che il vostro piccolo puntasse il dito verso un altro bambino con un diverso colore della pelle?
Imbarazzarsi è sbagliato: del resto i bambini raccontano solo quello che vedono, ed un silenzio prolungato alle domande curiose del piccolo possono scatenare in lui l’idea che quell’argomento sia tabù.
Ecco qualche semplice consiglio per parlare di diversità razziale con il piccolo
Contatto
Prima che il piccolo possa anche solo nominare la parola “bianco” o “nero” riferendosi al colore della pelle, fate in modo che sappia di cosa sta parlando e che abbia consapevolezza della diversità.
Se vivete in una grande metropoli questo non sarà un problema, ma se al contrario nella vostra città non ci sono tante culture differenti mettete a contatto il piccolo con la diversità di razza attraverso libri che ritraggano più etnie.
Il motivo? Insegnare al piccolo che il mondo include, naturalmente, persone con i più vari colori della pelle.
Valorizzazione
La diversità è un grande valore: insegnatelo al vostro bambino.
Torniamo all’esempio fatto poco fa: il piccolo punta il dito verso una persona con una spiccata caratteristica fisica (capelli molto ricci, altezza straordinaria). Educatelo a celebrare la diversità, con commenti come “Qualche persona ha capelli ricci, qualche persona ha capelli molto lisci. Non è fantastico?!”
Gestire le reazioni
Il vostro piccolo ha appena fatto un commento sul colore della pelle di un compagno d’asilo.
Cosa fare?
Prima regola, assicuratevi di aver capito quello che voleva davvero esprimere. In secondo luogo controllate le vostre reazioni.
Difficilmente un bambino in età prescolare associa il colore della pelle ad un giudizio razziale.
Mostrare una reazione negativa e di rimprovero instillerà nel piccolo il dubbio di aver fatto qualcosa di sbagliato e segnerà a fondo il suo pensiero sul tema della diversità.
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