Eccoci qua, il nostro piccolo cucciolo sta diventando grande. Quel fagottino rosa che abbiamo partorito tre anni fa quest’anno andrà alla scuola dell’infanzia, ma come fare a scegliere quella giusta?
In realtà sono diversi gli aspetti da considerare, in primis il nostro accettare che il bambino sta crescendo e quindi osservare le scuole con capacità critica e non con pregiudizi (facile a dirsi…). Ovviamente se il bambino ha frequentato il nido la prospettiva sarà un po’ diversa, ma non di meno bisogna comunque considerare alcuni aspetti. Molto spesso il fattore discriminante principale è dato dalla nostra praticità, vale a dire la distanza dell’asilo dal posto di lavoro o dalla scuola dei fratellini.
Sempre per lo stesso motivo, altra discriminante sono gli orari che, possibilmente, dovranno coincidere con i nostri. Ma dov’è l’errore? È in questa visione genitoricentrica della scuola d’infanzia. Certo, quando entrambi i genitori lavorano, purtroppo, si devono fare i conti con distanze e orari, soprattutto se si vive in grandi centri come Roma o Milano dove spostarsi da un capo all’altro della città non è contemplabile. Se però la realtà in cui viviamo ce lo consente, proviamo a dare la priorità ad altri fattori. Per prima cosa dobbiamo scegliere se è più importante la maestra o l’ambiente. Posto che entrambi lo sono, dipende se per noi è più rilevante che la struttura sia nuova, accogliente e a prova di bambino, oppure se per un’insegnante che ci piace siamo disposte a trovare compromessi.
Le più fortunate non dovranno fare questo tipo di scelta, fortunatamente è possibile trovare una bella struttura con delle ottime insegnanti. Per quanto riguarda la struttura, verifichiamo soprattutto i servizi igienici, controlliamo che siano puliti accuratamente e che all’interno delle classi non vi sian pericoli, infatti, sebbene possa sembrare una cosa scontata, non lo è. Passiamo quindi a osservare la didattica, valutiamo se i programmi ci piacciono e, soprattutto, se pensiamo possano essere adatti al temperamento del nostro bambino.
Arriviamo quindi a considerare il menù. La cucina è all’interno della struttura o no? Il cibo arriverà freddo? Com’è composto il menù? Vario, leggero, abbondante, va bene per nostro figlio? Valutiamo quindi il tipo di approccio col bambino. L’inserimento sarà lungo, breve, terrà conto delle emozioni del bambino? Ecco, queste in buona sostanza sono le cose da valutare, tenendo presente le inevitabili differenze che intercorrono tra una scuola pubblica e una privata.
Ah…e non dimentichiamo di valutare l’elasticità degli orari d’ingresso e di uscita, molte scuole sono fiscali.
Il video della settimana