E se gli assorbenti aiutassero a combattere il sessismo e la violenza?
Vi sembra una considerazione folle? E invece è lo strumento assolutamente fuori dagli schemi utilizzato dall’artista tedesca Elone, che ha tappezzato le vie di Karlsruhe, la città in cui vive, con assorbenti su cui è attaccato un forte messaggio contro lo stupro, la violenza e il sessismo.
Vi sembra una cosa volgare o sciocca? Eppure quello che dice questa artista è vero: se gli uomini fossero così imbarazzati e disgustati dalla violenza contro le donne come lo sono dalle mestruazioni, forse il mondo sarebbe un posto migliore.
È davvero assurdo il terrore e l’orrore che ha investito questa funzione del corpo femminile nel corso dei secoli, senza la quale non può sussistere la maternità. E purtroppo c’è da aggiungere che la Chiesa ci ha messo spesso del suo, considerando le donne impure durante il periodo del ciclo.
Molte di noi sono cresciute con un senso di imbarazzo e vergogna: e non se ne parla se non tra donne. E come dimenticare il disprezzo che hanno gli uomini quando ci vedono arrabbiate o stanche o nervose e con un sorrisetto ci chiedono se abbiamo il ciclo.
Nessuna di noi odia gli uomini: ma troppo spesso il corpo femminile viene trattato come non merita. Ed è assolutamente ridicola la contrapposizione tra la demonizzazione delle mestruazioni (nelle pubblicità il sangue per non turbare è simboleggiato dall’acqua blu) alla santificazione della donna quando ospita un figlio.
È ora di dire basta, di chiedere un maggiore rispetto, di mettere tutti davanti alla normalità di certe situazioni. Non sappiamo se questa singolare manifestazione potrà davvero funzionare, e se gli uomini si sono fermati a leggere i messaggi scritti sugli assorbenti. Ma se così dovesse essere, ben venga anche questo sistema di chiedere rispetto per le donne!
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