Vostro figlio è più basso rispetto alla media e avete notato che a scuola, a calcio o al parco con gli amici mostra un atteggiamento aggressivo e spesso irascibile? Potrebbe trattarsi della sindrome di Napoleone.
Chiamata così proprio in riferimento al celebre imperatore, noto anche per la sua statura minuta, questa sindrome psicologica coinvolge i bambini non più piccolissimi (e di età ormai tendente all’adolescenza), caratterizzati da una statura ridotta e dall’animo fragile e delicato.
Scopriamone di più assieme e vediamo come comportarci per prevenirla.
La sindrome di Napoleone nei bambini: cos’è e come si manifesta
Proprio a causa dell’altezza sotto la media e del confronto con i compagni, i bambini – prevalentemente maschi – possono vivere situazioni di inferiorità e sentirsi sminuiti nelle proprie capacità.
La conseguenza può essere quella di sviluppare gelosia, autoaffermazione e rabbia e di reagire con aggressività e violenza per affermare la propria forza. Lo scatto di ira, però, non sempre avviene con i pari, ma spesso è rivolto ai soggetti ritenuti “inferiori” dal bambino, come i compagni più piccoli o le ragazze della classe.
Cosa fare se il bimbo mostra i segni della sindrome di Napoleone
Un bambino più basso degli altri, potrebbe iniziare a sviluppare un senso di inadeguatezza, sentirsi meno mascolino e meno importante degli altri.
Questa sensazione di inferiorità, che può sfociare nella sindrome di Napoleone, se non adeguatamente valutata e seguita da un medico potrebbe dare luogo ad adulti insicuri e violenti, potenzialmente pericolosi per la società.
Se notate nel vostro bambino comportamenti eccessivamente impetuosi e spesso irascibili, soprattutto a danno dei compagni più deboli, aiutate il ragazzo a colmare le fragilità ed a lavorare sulla propria autostima, iniziando un percorso al fianco degli specialisti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Guarire, e ritrovare la serenità, si può anche grazie a voi mamme e papà!
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