In queste giornate di festa appena trascorse, sicuramente molti bambini e ragazzini avranno ricevuto un device elettronico con connessione a Internet. Questo in buona sostanza da loro la possibilità di accedere ai social tra cui, uno dei più usati anche dai più piccoli è Facebook. Attenzione però, perché l’Unione europea ha appena innalzato l’età per accedere a questo e altri social e le motivazioni non mancano.
Il nuovo emendamento infatti, prevede che l’età del consenso informatico venga innalzata dagli attuali 13 anni ai 16 per poter accedere a tutti i social, salvo che vi sia il consenso dei genitori o di chi fa le veci del minore.
Quali i pericoli dei social? Cyber bullismo e pedofili
Il perché, fondamentalmente, lo si deve ricercare in questioni di sicurezza. Molti ragazzi, infatti, non sono in grado di tutelarsi da eventuali tentativi di adescamento da parte di pedofili e malviventi in generale.
Non solo, l’utilizzo dei social accentua ancora di più il già pronunciato fenomeno del cyber bullismo. Si tratta di circostanze che si possono ampiamente evitare se un adulto sorveglia il minore che, invece, fin troppo spesso, è libero di scorrazzare a briglia sciolta tra i meandri del web.
Le polemiche
Ma questo emendamento non ha mancato di suscitare malcontento. In tanti, infatti, sostengono che non servirà assolutamente a niente e che per la sicurezza dei nostri figli occorrono ben altre misure. Effettivamente, per accedere, per esempio, a Facebook basta inserire una data di nascita fasulla per poter avere libero ingresso al social. Ora però sono in fase di studio misure tali per cui chi dovrà accedere dovrà necessariamente dimostrare di avere l’età che dichiara, ma siamo ancora lontani da una svolta effettiva in tal senso.
Restano comunque dei dati inquietanti: i giovani tra i 14 e i 29 che navigano su internet sono il 90,4%, gli abituali ben l’84,4%, ma la cosa più preoccupante è che in questa fascia di età gli utenti di almeno un social sono il 79,8%.
Ma per quanto riguarda l’età per poter accedere ai social?
Negli USA sono sufficienti i 13 anni e i social, che dichiarano quanto siano protetti i minori, non ci stanno e protestano contro l’emendamento europeo. Ma chi ha ragione? Si tratta di una mossa giusta innalzare l’età? Hanno ragione i social che i ragazzi son protetti o ragionano solo in base al loro profitto? E noi genitori siamo disposti a dare ai nostri figli il consenso per accedere ai social anche sotto i 16 anni?
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