Troppo spesso le mamme vengono offese perché allattano in pubblico, per questo motivo da questo mese nasce uno sportello nazionale che offre servizi legali contro le discriminazioni.
Uno sportello a sostegno delle mamme che allattano in pubblico
Il latte materno è il nutrimento fondamentale per il neonato: dovrebbe essere esclusivo fino a sei mesi di vita e continuare fino a quando è possibile. Molte donne, però, vengono discriminate, offese, cacciate dai locali pubblici quando si fermano ad allattare i loro bambini. Questa avversione contro il gesto più naturale del mondo è una violazione dei diritti di una madre e di suo figlio.
Per questo, in occasione della Settimana mondiale dell’allattamento materno, nasce uno sportello nazionale di sostegno per le mamme vittime di discriminazione mentre allattano in luoghi pubblici.
Allattare in pubblico: la campagna di sensibilizzazione
L’allattamento è ovunque lo desideri il bambino: per strada, nei bar, nei centri commerciali. In Italia il 31% delle donne ha subito discriminazione ed è stata offesa perché allattava il suo bambino. L’Associazione Culturale Woodoo Star, in collaborazione con IBFAN Italia e MAMI, ha istituito una modalità attraverso cui le nutrici che si sentono offese e subiscono atti che non consentono di dar da mangiare ai propri piccoli possono inviare una segnalazione all’indirizzo email ovunquelodesideri@gmail.com, per ricevere una consulenza legale gratuita e combattere questa ingiustizia.
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