“Il mio bambino” pensate con un sorriso sulle labbra, uno sguardo sognante, e più di un pizzico di nostalgia; sì perché quel piccolo fagottino che tenevate in braccio e vi faceva quei sorrisoni enormi, gorgogliando parole incomprensibili, si è trasformato in un piccolo tiranno che se non vede esaurita ogni sua richiesta inizia a scalciare, urlare e a buttarsi per terra. Benvenuti capricci!
Che siate a casa o al supermercato, il Piccolo Attila inizierà ad urlare come un ossesso se non riuscirà ad ottenere quello che vuole e voi, stanche e frustrate (e anche un po’ imbarazzate), cederete alle sue richieste.
Avete fatto la cosa giusta?
Secondo Richard Bromfield, istruttore clinico in psicologia all’Harvard Medical School e psicoterapeuta infantile con esperienza trentennale, ogni volta che cedete ai capricci contribuite a fare di lui un adulto viziato ed egoista.
Il dottor Bromfield ha scritto un libro indirizzato ai genitori di figli troppo viziati, dal titolo “How to unspoil your child fast“, pubblicato in Italia con il titolo “Fila in camera tua!“.
Questo libro è una vera e propria guida step by step, in cui ai genitori vengono date precise istruzioni su come “rimettere in riga” il piccolo tiranno.
Come faccio a sapere se mio figlio fa davvero i capricci?
Ecco alcuni dei sintomi più ricorrenti:
- il piccolo si lamenta e pretende sempre di averla vinta;
- tu passi il tuo tempo a combattere, urlare, e fare inutili minacce;
- per ottenere la sua collaborazione devi sempre mediare ed offrire ricompense;
- stare in mezzo alla gente è diventata una chimera;
- sei sempre più frustrata ed inizi a chiederti perché mai hai voluto dei figli.
Come rimediare?
Ecco alcune delle tecniche più affidabili per rimettere in riga il bambino:
- riprendi in mano il controllo;
- attira la sua attenzione facendo leva sui suoi interessi;
- mantieni la disciplina;
- non spiegare sempre le tue motivazioni;
- resta ferma sulle tue posizioni;
- lascia che impari dai suoi errori.
Il video della settimana
La scoperta dell’acqua calda insomma …
Non sono d’accordo su un punto “non spiegare le tue motivazioni” … Assolutamente sbagliato a mio avviso, in quanto se non spiego a mio figlio perché quello non si tocca o non si compra il gioco lui non capirà, dobbiamo trattarli come se fossero aduli, il fatto di esser piccoli non è = non capire, anzi capiscono molto più loro di quanto noi possiamo immaginare, quindi se avevo intenzione di acquistare il libro questa affermazione mi ha fatto cambiare idea!!!
Credo intenda dire di non perdersi in mille parole, ma di essere chiare e precise … poi dipende dall’età … ma come dici tu … anche dal bambino …