Un mondo senza natura, che mondo sarebbe? Il colore verde degli alberi, il profumo dei fiori, le distese di campi e prati lussureggianti, aiutano a vivere meglio sia grandi che piccini. Stando a un recente studio dello spagnolo Centre for Research in Environmental Epidemiology, i bambini con uno spazio verde attorno, sono più rilassati e più mentalmente predisposti ad imparare. L’ideale, quindi, sarebbe avere una scuola vicina a un’area verde. Mettendo a confronto gli scolari di città con quelli dei paesi in campagna, pare che i secondi traggano più beneficio non solo dagli insegnamenti, ma proprio dall’edificio scolastico in sé. Infatti, lo sviluppo cognitivo e contatto con la natura sono strettamente correlati. Il cervello dei più piccoli, infatti, trae molti benefici dagli spazi verdi e della presenza vicino a sé di elementi naturali.
Lo studio condotto dai ricercatori iberici si è protratto per un periodo di 12 mesi, in cui con cadenza trimestrale, sono state monitorate le capacità cognitive di circa 2.500 bambini di età compresa tra i 7 e i 10 anni. Quello che è emerso ha messo in luce come i bimbi più vicini al mondo naturale, senza alcuna distinzione di etnia, sesso, educazione o estrazione sociale, avessero maggiori elasticità mentale, capacità di memoria e di concentrazione.
Stando così le cose, quindi, l’aumento degli spazi verdi anche in città non possono che giovare, oltre che sull’inquinamento, anche sul benessere e sullo sviluppo cognitivo dei nostri bambini. Come afferma uno degli autori dello studio, Jordi Sunyer, infatti: “L’espansione degli spazi verdi non solo vicino alle scuole, ma anche intorno alle case potrebbe tradursi in un vantaggio in capitale mentale a livello di popolazione”.
Ecco una ragione in più, quindi, per sostenere la riqualificazione ambientale degli spazi urbani, la tutela della natura, la difesa del nostro territorio. Oltre a fare del bene al mondo in cui viviamo, facciamo del bene alle future generazioni.
E le scuole dei vostri figli? Sono immerse nella natura?
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