In un’epoca in cui l’ambiente viene costantemente maltrattato nonostante le ormai sempre più frequenti avvisaglie di cedimento che portano conseguenze spesso dolorose, educare i bambini a prendersi cura della natura è un primo passo verso la salvezza del pianeta. Nessuna esagerazione, solo una presa di coscienza: i bambini di oggi sono gli adulti di domani che, volenti o nolenti, dovranno farsi carico di una situazione ambientale precaria e bisognosa di cure.
Se vi state chiedendo come trasmettere l’amore per la natura ai vostri piccoli, il metodo è uno solo. Quale? Facendoli giocare più tempo all’aria aperta. Niente di più facile, soprattutto con l’arrivo della bella stagione.
Bambini all’aria aperta per amare la natura
Secondo una recente ricerca pubblicata sull’Australian Journal of Environmental Education i bambini che giocano spesso all’aperto hanno più possibilità rispetto ai coetanei di diventare adulti rispettosi della natura. Dall’analisi dei risultati, ottenuti intervistando cinquanta studenti universitari tra i 18 e i 25 anni, è emerso che i ragazzi che ricordavano di aver trascorso parecchio tempo all’aria aperta fin da piccoli mostravano in età adulta una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente.
Un risultato che ha portato Catherine Broom, docente di storia dell’educazione e autrice della ricerca, ad affermare con assoluta certezza che il contatto con l’ambiente in tenera età contribuisce a formare una coscienza ecologica e a determinare nel futuro adulto un comportamento più rispettoso verso la natura.
Scuole all’aperto per educare i bambini all’amore per la natura
Partendo dalla convinzione che lo scoutismo o più semplicemente i giochi all’aria aperta contribuiscono a un maggiore sviluppo della coscienza ambientale, i ricercatori sottolineano l’importanza dei cosiddetti progetti scolastici outdoor.
Ispirati ai modelli scandinavi, concorrono a formare bambini rispettosi dei valori ambientali, civili e umani attraverso il contatto con la natura.
Di progetti simili ce ne sono diversi anche in Italia, quindi che aspettate a informarvi?
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