La componente genetica e il fattore ereditario nel rischio di ammalarsi di tumore è al centro di un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università della Danimarca meridionale e di Helsinki, apparso sulla rivista online Jama.
L’obiettivo che si sono posti i ricercatori è stato capire come il tumore sia correlato alla familiarità e come si presentano le percentuali di rischio all’interno di coppie di gemelli. I risultati ottenuti possono essere così sintetizzati: se un gemello si ammala di cancro, anche per l’altro gemello il rischio aumenta, sia per tipologie di cancro “comuni”, che per altre più rare.
Lo studio ha preso in esame oltre 200.000 coppie di gemelli in Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia. Lo stato di salute di ciascuno di loro è stato monitorato nel corso del tempo, per circa 32 anni, e i dati mostrano che in 3.316 coppie entrambi i gemelli hanno sviluppato una neoplasia.
Quanto incide la componente genetica?
In particolare, si è visto che quando un gemello si ammala di tumore, per l’altro gemello il rischio aumenta del 37%, o addirittura del 46% nel caso di gemelli identici. Complessivamente, è emerso che il rischio condiviso di tumore– cioè l’incidenza del fattore ereditario – è in generale del 33%, per diverse forme di cancro.
Esistono poi delle neoplasie che hanno altri specifici – e quasi sempre maggiori – percentuali di rischio: si tratta del melanoma della pelle, per il quale il rischio ereditario sale al 58%; del cancro alla prostata (57%) e alle ovaie (39%), di quello al seno (31%) e al rene (38%).
Dati sull’incidenza del fattore ereditario in tipologie comuni di tumore erano già presenti, mentre poco si sapeva – prima di questo studio – su altre forme più rare, come il tumore del testicolo, del collo, della testa e dello stomaco, anche questi inseriti nei 23 tipi di neoplasie prese in esame dai ricercatori danesi.
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