Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che alcuni tipi di vaccini, somministrabili alla gestante dopo la trentaduesima settimana, sono molto importanti per garantire al nascituro tutti gli anticorpi di cui ha bisogno.
I vaccini contro la pertosse, la difterite, il tetano, o l’influenza, ad esempio, sono in grado di tutelare contemporaneamente sia la mamma che il neonato nei suoi primi mesi di vita.
Certamente continuano a essere sconsigliate le vaccinazioni che contengono il virus vivo ed attenuato come quello per contrastare il morbillo o la rosolia, ma sono del tutto sicuri e raccomandati i vaccini inattivi a base di proteine.
Due nuovi vaccini per le future mamme
Stanno per essere messi a punto a breve, ricorda Susanna Esposito, presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, due nuovi vaccini finalizzati a contrastare rispettivamente il Virus Sinciziale Respiratorio – RSV – (dopo la malaria la seconda principale causa di mortalità neonatale) e lo Streptococco di gruppo B (GBS) che può determinare meningiti e sepsi neonatali.
Entrambi, lo ricordiamo, possono essere somministrati alle donne gravide.
Il video della settimana
Pure questo. ..dopo tutti gli esami. ..no….
Uffa bastaaaaaaa con queste vaccinazioni!!!!!
Spero che tutte le future mamme non siano così dementi e circuite nel farseli fare! Cioè ma vi rendiamo conto di dove si vuole arrivare??? Sveglia!!!
No non lo capiamo
Dove vogliamo arrivare spiega
Isabella Bejaoui voi che non lo capite molto probabilmente volete pure arrivare a farvi impiantare il microchip sottocutaneo.
Non capisci che vogliono decidere se e in quali condizioni far nascere migliaia di vite umane?
Mille volte no!!!
Fateli voi
Sono d’accordo, infatti essere in dolce attesa è una malattia contagiosa e virale…..
Ma ben vengano….prevenzione per i nostri cuccioli che ancora adesso possono morire per questi virus nei primi giorni di vita!!!!
100mila e la 1q
👍👍👍👍👍
👎
Francesca Santaniello
👍👍👍