Di recente, l’Italia ha deciso di rendere obbligatori i vaccini fino all’età di sei anni. Questa scelta, che ha diviso le famiglie in due fazioni di pro e anti vaccini, è stata molto apprezzata dall’Unione Europea. Il commissario UE alla salute Vytenis Andriukaitis approva questa politica di prevenzione e sottolinea che “Il declino delle vaccinazioni non solo è pericoloso per la salute pubblica, ma è una minaccia per tutta l’umanità, perché può aprire la porta al ritorno di malattie infettive che fino a pochi anni fa erano state fermate“.
Vaccini obbligatori: nel 2017 il morbillo colpisce ancora
Chiaro come Andriukaitis si riferisca al morbillo, una malattia che l’Europa voleva debellare nel 2015 e che invece continua a esistere. La commissione trova inconcepibile che ancora oggi si contino morti da morbillo ed evidenzia che fino al 2016 i dati riportano un allarme da non sottovalutare.
“Sui bambini – continua Andriukaitis – gli Stati sono obbligati a intervenire quando si tratta di misure per la salute, come prevede anche la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, sottoscritta da tutti i paesi membri dell’UE“.
Politica di prevenzione: il parere positivo dall’UE
Per Andriukaitis l’Italia sta attuando una corretta politica di prevenzione, che scaccia via l’allarmismo creato con la disinformazione e che aiuta a dare nuova consapevolezza alle famiglie.
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