Negli ultimi anni si registra un deciso incremento delle violenze sui minori.
Gli abusi perpetrati sulle piccole vittime sono, infatti, in crescita. Purtroppo spesso, questi abusi sono esercitati da familiari, delle volte dagli stessi genitori, o da compagni di scuola.
Questi atti di violenza delle volte vengono denunciati, molte altre cadono nel silenzio di un comportamento anomalo, di una diffidenza inconsueta e di uno sguardo terrorizzato e smarrito.
Recentemente sono stati scoperti, grazie all’utilizzo di telecamere nascoste, gli abusi di alcune insegnanti di scuola per l’infanzia sui loro piccoli ospiti. In quel caso la vicenda ha visto condannare le maestre, ma quando la violenza si consuma nell’ambito delle pareti domestiche le cose si complicano.
Come può un bambino, soprattutto se molto piccolo, chiedere alle istituzioni di difenderlo proprio da quelle persone che dovrebbero dargli amore e sostegno incondizionato?
L’Unicef si è fatto carico di tutte quelle voci inascoltate proponendo, con un video choc, la sua campagna contro la violenza sui minori. Le scene forti e al contempo drammatiche sottolineano tutta la gravità di questa situazione e inducono a un’attenta riflessione affinché questi atti vengano denunciati e possano così ridursi di numero. La voce e il volto del protagonista dello spot sono dell’attore irlandese Liam Neeson, Ambasciatore dell’organizzazione da marzo del 2011. La voce italiana è invece del doppiatore ufficiale di Liam Neeson, Alessandro Rossi.
La campagna Unicef “ENDdviolence“ partita a luglio del 2013 dovrebbe, grazie al massiccio intervento dei mass media, servire a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche le istituzioni che, al momento, non prevedono pene congrue alla gravità di questi atti.
L’intento è anche quello di ottenere quindi misure urgenti idonee a queste tristi situazioni per dare, almeno quella, giustizia agli oltre 223 milioni di bambini abusati in tutto il mondo.
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