La Stampa ha di recente pubblicato un interessante articolo che parla del virus Zika. Ve lo sintetizziamo perché può aiutare davvero a fare chiarezza su quello che viene già considerato il nuovo Ebola.
Tutto parte dal fatto che in Brasile sono stati registrati molti casi di microcefalia nei nuovi nati e che poi sono stati fatti risalire a questo virus. Ma veniamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
1. Che tipo di virus è Zika?
Isolato in Uganda nel 1947 da un macaco nella foresta di Zika, è un virus simile alla febbre gialla e alla dengue. Il primo caso di malato si è registrato in Nigeria nel 1968.
2. Quali tipo di sintomi compaiono?
Pur essendo parente di malattie terribili, nel 25% dei malati non ci sono sintomi. Altri hanno una specie di influenza con poca febbre e prurito, congiuntivite ed eritemi.
3. Ci sono complicazioni?
Nella maggior parte delle persone no. In alcuni ci possono essere complicanze neurologiche ma senza conseguenze.
4. E se si aspetta un bambino?
Ecco questo è un problema. In alcuni casi, contrarre il virus in gravidanza porta a complicazioni per il bambino: in Brasile si è manifestato con un aumento incredibile dei casi di microcefalia.
5. Come si può contrarre il virus Zika?
Si deve essere punti dalla zanzara Aedes (che in Italia non c’è) oppure entrare in contatto col sangue di chi ha già la malattia.
6. Come capire se si è stati contagiati dal virus?
Bisogna cercare l’RNA virale, altrimenti può essere scambiata per una comune influenza.
7. C’è una cura?
Non ci sono né cura e né vaccini: in genere dopo una settimana è tutto finito, proprio come se si trattasse della classica influenza.
8. La Zika si può prevenire?
La prevenzione riguarda chi vive nelle zone dove ci sono queste zanzare: bisogna coprirsi il più possibile e se ci andate in viaggio fare tutte le profilassi richieste.
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