Oggi si celebra una giornata molto speciale: si tratta della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo.
Era il 2007 quando l’Assemblea delle Nazioni Unite decise di istituire una data che ricordasse la diffusione di questo disturbo nel mondo e soprattutto promuovesse la ricerca e al contempo sensibilizzasse sulla discriminazione.
Il 2 aprile il mondo si tinge di blu: perché proprio questo colore?
Oltre a decidere l’istituzione di una data che accendesse i riflettori sul tema dell’autismo, l’ONU ha anche scelto un colore simbolo, il blu.
Molte sono le versioni che spiegano perché proprio questa tonalità, ma quella ufficiale parla di blu come colore foriero di speranza e conoscenza.
Colore che verrà ricordato ed esaltato soprattutto quando i principali monumenti del mondo verranno illuminati a tono. Lo propose, e si continua a farlo, l’associazione ‘Autism Speaks’, lanciando l’iniziativa ‘Light it up blue’. Anche l’Italia partecipa all’iniziativa: l’anno scorso fu illuminato di blu l’Arco di Costantino.
L’Italia si tinge di blu tra polemiche e speranze
I dati raccolti dal “Progetto Osservatorio per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico”, istituito nel 2016 e co-coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, stimano che in Italia 1 bambino su 77, nella fascia tra i 7 e i 9 anni, soffre di un disturbo dello spettro autistico, con una maggiore prevalenza dei maschi, che sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
Non sempre però la diagnosi arriva facilmente e anche l’accesso alle terapie avviene con difficoltà: a testimoniarlo anche i dati del Censis, che rivelano come le risorse destinate alla ricerca e al supporto delle famiglie che vivono il disagio dell’autismo siano il fanalino di coda dell’Europa.
La situazione pandemica poi ha messo in luce ancora di più la mancanza di aiuto e sostegno alle famiglie, che sono costrette ad affrontare in solitudine il lockdown e la conseguente sospensione di attività e terapie fondamentali per i propri bambini.
Malgrado i tanti limiti, piccoli passi avanti si stanno compiendo per favorire l’integrazione: in tv da qualche tempo è approdato Pablo, un simpatico cartone animato che ha come protagonista proprio un bambino autistico, mentre supermercati e aeroporti stanno cercando di venire incontro alle esigenze di questi bambini con soluzioni specifiche per permettere loro di affrontare queste esperienze con più serenità.
In occasione del 2 aprile le iniziative poi si moltiplicano, grazie alla rete ‘Sportelli Autismo Italia’, il cui programma si può consultare sul sito omonimo. Punto di forza di queste associazioni, che non si limitano a ‘ricordare’ l’autismo una volta l’anno, è proprio il percorso di accompagnamento che offrono alle famiglie.
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