In una scuola di Huesca, in Spagna, 22 bambini si sono improvvisati insegnanti per aiutare Guillén, un compagno di classe affetto da un tumore. Alla fine Guillén ha passato il corso e il progetto è stato premiato dal Ministero dell’Educazione spagnolo.
Giullén e il cancro
Guillén ha 9 anni e tanta gioia di vivere come tutti i bambini della sua età. Un giorno, però, inizia a soffrire di forti mal di pancia che preoccupano i suoi genitori. Lo portano da un medico per un controllo e la diagnosi è qualcosa di spaventoso per un bambino così piccolo. Guillén ha il linfoma di Burkitt.
La vita del bimbo e della sua famiglia cambia completamente, iniziano le cure, la chemioterapia, le visite continue, le permanenze negli ospedali e l’isolamento.
Per Guillén andare a scuola diventa impossibile, ma Javier, un suo insegnante cerca un modo per far sì che il bambino, nonostante la sua lotta contro il cancro, possa studiare e non perdere l’anno. E soprattutto, che Guillén possa sentirsi in classe anche se in realtà è in altri luoghi, alcune volte poco piacevoli.
Così Javier trova un metodo e lo mette in pratica con l’aiuto di tutti i 22 compagni di classe del piccolo.
Il metodo di Javier
I compagni di classe creano per Guillén del materiale didattico, gli inviano gli esercizi ma arrivano anche ad aprire un blog e registrare dei video in cui spiegano quello che apprendono in classe, in modo che lui possa essere lì con loro anche se alcune volte si trova in un letto di ospedale. I suoi compagni di classe gli inviano tutto il materiale utile per essere al passo con le lezioni. E così alla fine tra una cura e un’altra Guillén studia, si prepara e nonostante tutte le difficoltà che deve attraversare a causa della sua malattia, passa il corso.
Questo progetto ha permesso ai 22 compagni di classe di prepararsi al meglio per essere in grado di insegnare e a Guillén di passare il corso, anche se la prova che la vita gli ha messo davanti è più dura di qualsiasi esame.
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