Il rientro a scuola, dal nido alle medie, è un momento vissuto con tensione dalle mamme. Potranno essere al primo o al decimo figlio, poco cambia: l’emozione per questo giorno tanto atteso (da loro ovviamente, dai figli un po’ meno in genere) si manifesta nei modi più svariati, dal pianto all’odio nei confronti delle maestre fino alla scelta maniacale dell’outfit da giorno uno (oppure, il contrario, per mamme “fotte sega”, un palese disinteresse per la giornata stessa).
Che siate di quelle che piangono da mattina a sera e che non riescono a staccarsi dal pargolo, oppure piuttosto siate del club “lo lancio all’ingresso qualcuno lo prenderà”, ecco 5 regole universali da tenere in considerazione per l’inizio della scuola.
1. Non è il vostro primo giorno di scuola
No, anche se non ve ne siete ancora rese conto, oggi non riguarda voi, ma quell’essere intorno al metro che tenete in casa. Perciò non parlate di io io io, non piangete, non soffrite, non spammate i social dicendo quanto eravate emozionate, perché… Non gliene frega niente a nessuno. Fate una bella foto al figlioletto e ditegli che andrà tutto bene: in genere basta.
2. Vostro figlio non è speciale
Tanti bambini piangono, tanti bambini sono felici di andare a scuola, tanti bambini sono timidi, tanti bambini sono agitati…
Non iniziate con “Ma sai, il mio è complicato”, “Mah, speriamo si sblocchi perché è tanto timido e chissà come sono gli altri”, “Eh, vediamo se si annoia perché sai sa già risolvere equazioni!”, “Così bella chissà come la disturberanno”.
Di figli come il vostro o la vostra ce ne sono milioni, datevi pace.
3. Non iniziate a criticare gli insegnanti
Se fate parte del genere che “Oddio piange: la maestra lo picchia di sicuro!” probabilmente credete anche alle scie chimiche, giusto?
Ma punto A) TANTISSIMI bambini piangono i primi giorni di scuola, alcuni anche per tutto l’anno, e senza violenze! punto B) Le maestre sanno cosa fare, quindi se dopo due ore che state lì a consolarli(vi) e dopo 123 richieste di allontanarvi vi mandano via in malo modo… Beh, hanno ragione loro, inutile sporgere denuncia (cosa che ho visto fare, eh!).
4. La scuola non è Pitti Bimbo
Rilassatevi. Non è una gara a chi è vestito o pettinato meglio, per quello avranno tutta la vita, purtroppo. Che poi ci si lamenta per la competizione, e si fa di tutto per parteciparvi. Viva il grembiule e le scarpe da ginnastica, viva le bambine spettinate e i bambini sudati.
5. Andrà tutto bene!
Basta che non diate il vostro numero di telefono per la chat WhatsApp.
In quel caso, auguri…
Il video della settimana
Rosella Dimarco
Ahahah ottime regole 😉😁
Cristina Bagni🤣il punto 5 poi