Le feci sono gli scarti dei cibi assunti e digeriti. Osservarne consistenza e colore dà importanti informazioni sulla salute e questa regola vale per tutti ma, in particolare, per neonati e bambini. Controllare la cacca del proprio bimbo e valutarla quotidianamente è un’abitudine di tante mamme ma decisamente un’ottima maniera per assicurarsi che stia bene e che non ci sia nessun problema. L’unico consiglio è quello di non farsi ossessionare o prendere dal panico per ogni cambiamento: la cacca dei bimbi, infatti, varia continuamente, anche da una scarica all’altra. Se si osserva qualcosa di anomalo, la cosa migliore da fare è aspettare serenamente la prossima scarica e, se la cosa non dovesse risolversi, confrontarsi col proprio pediatra, anche solo telefonicamente.
Ogni quanto tempo un neonato fa la cacca?
La frequenza delle scariche è molto soggettiva, anche nei neonati. Generalmente, un bimbo allattato al seno si scarica 1-2 volte al giorno ma ci sono piccini che fanno pupù ogni 3 giorni, senza per questo avere nessun tipo di problema. Se la consistenza ed il colore delle feci sono normali, la frequenza è un fattore da considerare poco. L’unico caso in cui diventa importante è quando si parla di diarrea. Per diarrea si intende pupù liquida e molto chiara, con un numero di scariche giornaliere decisamente superiori alla norma.
I cambiamenti della cacca nel bambino: dalla nascita allo svezzamento
Appena nato, o nei giorni immediatamente successivi alla sua nascita, il bimbo espelle il meconio, una sostanza gelatinosa, appiccicosa e scura. Queste non sono propriamente feci ma scarti della nutrizione fetale. Man mano che passano i giorni e il bimbo inizia ad assumere il latte della mamma o quello in polvere, la sua cacca cambierà, prendendo le sembianze di quella tipica dei neonati. Solitamente, le feci dei neonati sono molto morbide, a volte granulose, di un colore che può avere tutte le sfumature del giallo e del marroncino. Quando si comincerà lo svezzamento le feci inizieranno ad essere più dure ed a colorarsi in base agli alimenti che il piccolo assume.
Quando preoccuparsi della cacca del bambino?
I sintomi che meritano attenzione e un consulto con il pediatra, sono:
- scariche numerose, molto liquide e molto chiare nel giro di poche ore o un giorno: in questo caso è diarrea o un virus intestinale e va indagata la causa per curare il piccolo;
- feci caprine: scure, a forma di piccole palline. Soprattutto se il bambino mostra dolore e disagio quando fa la cacca, possono indicare stitichezza.
- feci verdi: anche se spesso non significano molto, in alcuni casi, se il colore continua a rimanere verde anche dopo due o tre scariche, possono indicare gastroenterite, dolori da dentizione o intolleranze alimentari;
- feci chiarissime, schiumose, grigie o biancastre: a volte possono essere indice di un’incapacità di assimilare correttamente il cibo. Spesso, però, nei neonati allattati con latte artificiale, è da ritenersi normale;
- feci rosse: se nella cacca del bimbo c’è del sangue rosso vivo, quasi sempre non si tratta di nulla di grave. A volte, nello sforzo, può rompersi un piccolo capillare e sanguinare. In questo caso l’unico problema è che il bimbo possa sentire dolore alla successiva defecazione: il pediatra consiglierà una pomatina, o se necessario, prescriverà alcuni esami;
- feci catramose e nere: questo un caso di cui preoccuparsi davvero, in quanto le feci simili a catrame indicano sangue coagulato e digerito, che può essere sintomo di qualche problema a livello di intestino o stomaco.
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Maria Manzo colore e consistenza…