Partecipano alle community, postano sui social, seguono i blog tematici e comprano negli store online: è questo lo stereotipo della giovane mamma all’epoca del web. Non a caso l’80% delle genitrici intervistate si autodefinisce una digital mum, ovvero una mamma che utilizza il web come canale preferenziale per ricercare informazioni e consigli pratici oltreché per fare acquisti, dopo aver consultato un apposito sito di comparazione prezzi.
Le digital mum, inoltre, condividono sui social network (Facebook, Instagram, Twitter, ecc.) le proprie esperienze di vita quotidiana, scrivendo pensieri sul proprio ruolo di madre e postando foto che le ritraggono con figli, partner e pet. In altri termini, allestiscono in rete un vero e proprio diario di famiglia, che può rappresentare per le “colleghe” un momento di confronto e uno spunto di riflessione. Se ci pensate bene un simile atteggiamento non è poi troppo dissimile da quello delle mamme degli anni ‘80, anche se, in quella fase storica, in cui il web non era neanche lontanamente immaginabile, erano solite riempire album fotografici cartacei, scrivere alle riviste specializzate per avere un consiglio e fare acquisti nei negozi della propria città.
Va detto che le digital mum (talune delle quali si auto-definiscono very digital mum) hanno un’età compresa tra i 30 e i 40 anni e sono in costante aumento nel nostro Paese. Una buona fetta oltre al pc possiede anche altri dispositivi elettronici per rimanere connesse alla rete (tablet e smartphone) e per effettuare acquisti online per sé, per i propri figli e per eventuali regali ai figli dei propri amici. La regione italiana in cui si concentra il più alto numero di shopper online è la Lombardia, seguita dal Lazio e dal Piemonte. I principali acquisti riguardano il settore dell’abbigliamento, soprattutto per i bambini di età superiore ai 5 anni e per quelli di età compresa tra i 2 e i 4 anni.
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