Immaginate la scena: cena in giardino con gli amici. Fratello e sorella giocano: lui, 5 anni si diverte a far correre un passeggino sul prato, lei, 3 anni lo rincorre con una spada in plastica da gladiatore. Uno degli ospiti interviene dicendo: vi siete sbagliati, dovete scambiarvi i giochi! Ricordati che tu sei un maschio e tu una femmina.
Ma esistono davvero giochi per maschi e giochi per femmine? Certo, Se capitiamo davanti alla televisione di pomeriggio, in uno dei tanti canali dedicati ai bambini, sembra davvero facile capire con cosa giochino i piccoli: trenini, dinosauri, mostri e macchine per i maschi, bambole, bambolotti, elettrodomestici per le femmine.
Ma chi ha in casa un maschietto e una femminuccia, sa che le cose non stanno esattamente così: i bambini giocano con quello che capita! E quindi possiamo assistere a scene normalissime di gioco in cui la bimba si diverte con un t-rex, mentre il bimbo sta cucinando qualcosa. Dobbiamo preoccuparci? I nostri bambini si stanno comportando in maniera singolare?
Oppure la barriera è solo nella nostra testa?
I nostri figli spesso imitano nei loro giochi il comportamento degli adulti: se quindi c’è in casa un papà ottimo cuoco, oppure che giustamente aiuta la moglie facendo le pulizie, per un maschietto sarà normalissimo preparare la pasta o fare finta di passare l’aspirapolvere. Se poi una bimba ha un fratello maggiore, niente di più normale che preferisca un triceratopo ad un bambolotto, perché il suo amato fratello fa così.
Nessuno pretende di annullare le differenze tra uomo e donna, che invece sono una ricchezza: ma spesso le preferenze sono solo personali, e non legate al genere, come il marketing vorrebbe farci credere. Io da piccola giocavo con i soldatini: oggi sono mamma, ma soprattutto pacifista.
Non colpevolizziamo i nostri figli perché fanno giochi che secondo noi non corrispondo al loro genere: lasciamoli liberi di divertirsi come preferiscono. E ricordate che spesso, il male, ce lo mettiamo noi: perché i bambini sono davvero limpidi come acqua di sorgente.
Il video della settimana
Grazie Mara: io lo sperimento ogni giorno con i miei figli…quella raccontata all’inizio è una cosa che mi è successa qualche giorno fa…e sia io che mio marito abbiamo fatto notare all’ospite che nn ci sono giochi da maschi o da femmine…e pensare che era un ragazzo giovane, mica un centenario…
Sono d’accordo con l’autrice dell’articolo e aborro quelle persone che mettono dei limiti alla fantasia, al gioco e alla curiosità dei piccoli.