Dove risiede l’istinto materno? E’ innato in tutte le donne? E’ una vocazione solo per alcune? Quando fa la sua comparsa? Alcuni fattori individuali possono ostacolarlo? Quella dell’istinto materno è una questione molto dibattuta e per la quale a tutt’oggi non sono state date risposte certe. D’altra parte ogni singola storia di amore materno è a se stante e, con buone probabilità, non si potrà mai schematizzare in una fredda teoria il legame che esiste tra una mamma e suo figlio.
Istinto materno: quando nasce?
Alcune donne sostengono di possederlo da sempre: amano i bambini e sin da piccole si sono immaginate mamme amorevoli e con una spiccata capacità di accudimento. Altre, al contrario, sostengono che prima della maternità (e talora anche in seguito) non sono mai state travolte da questo istinto e per questo motivo si sentono “menomate”, colpevoli di non riuscire a dare al proprio figlio l’amore che meriterebbe.
Appartengono alla medesima categoria anche quelle donne che proprio non se la sentono di diventare madri: in loro non è mai scattato l’istinto materno e sono assolutamente appagate e soddisfatte così. Procreare, in altri termini, non rientra assolutamente nei loro interessi.
Altre ancora affermano che l’istinto materno sia scattato nel preciso istante in cui hanno incontrato il proprio piccolo: una sorta di colpo di fulmine, in grado di rivoluzionare totalmente la loro esistenza. Come per tutte le cose della vita, insomma, non esistono verità assolute, ma una infinità di storie individuali che testimoniano percorsi e realtà completamente differenti.
Istinto materno e depressione post partum
L’espressione, dunque, è ingannevole: se si tratta di istinto, allora dovrebbe esistere per tutte le donne e manifestarsi in maniera simile nella vita di ognuna. Eppure basta guardarsi intorno per rendersi conto che non è affatto così.
Secondo uno studio condotto dall’università inglese Royal Holloway, la mancanza di istinto materno sarebbe addirittura la causa della depressione post-partum, la quale si manifesterebbe in quelle donne il cui cervello non è in grado di secernere l’ossitocina e la prolattina, rispettivamente l’ormone dell’amore e quello delle cure materne.
Una cosa è certa: le donne, a prescindere dalla presenza o meno in loro dell’istinto materno, saranno sempre le protagoniste assolute dell’affascinante gioco della vita.
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