Qualche mese prima…
Lei, con finta noncuranza: “Dobbiamo decidere dove andare in vacanza questa estate… sai, ci dobbiamo andare ad agosto, coi bambini… bisogna decidere e prenotare il prima possibile!”
Lui, sguardo perso sulla piega in curva di Valentino Rossi: “Bah… porc… boh, fai tu… è uguale…”
Lei, incalzando: “Che ne pensi del Salento?”
Lui, che non ha idea di dove sia, se a nord, a sud, ma crede in Italia, o quello è il Cilento? Ma poi, ha detto Salento o Cilento? Forse c’è il mare… boh, ma c’è anche e soprattutto JuveInter: “Benissimo, bello il Cil… vaiiiiii! Sal…daiiii! Lì, bello l’Ento…ma vaiiiiiiiiiii!!!! Goooooooaaaal!”.
Qualche settimana dopo…
Lei: “Pensi sia meglio un albergo o cerco un appartamento? Certo in albergo spendiamo di più, ma ci riposiamo anche… però… siamo in 4, il grande già paga la metà… forse è meglio un appartamento, anche se saranno un po’ meno vacanze…”
Lui, sbranando una bistecca e pensando al dolce: “Tu che dici? Mi fido delle tue valutazioni, lo sai. Hai preso del gelato oggi?”
La sera prima della partenza
Lui: “Allora ore 7 domattina in macchina, eh! Non un minuto di più!”
Lei, sfranta: “Sei pronto?”
Lui, incredulo: “Io? Certo!”
Lei, incredula: “Più che tu, pirla, le valigie? Sono pronte?”
Lui, doppiamente incredulo e, diciamolo, anche vagamente risentito: “Se le hai fatte, sono pronte anche loro. Ah! Nella mia ci hai messo il costume che ho comprato ieri?”
Il mattino della partenza
Lui, impaziente: “Daiiiiii! Che dalle 7h30 si trova traffico in tangenziale! Sei ancora in mutande?! Ma com’è possibile?! Persino i bambini sono lavati e vestiti e ognuno ha il suo zainetto con le sue cosette, spuntino compreso!”
Lei, allibita, si lava i denti con la mano sinistra, e non trova, oltre al mascara che cerca con l’unica mano a disposizione, nemmeno le parole per insultarlo.
L’arrivo
Lui, soddisfatto: “Finalmente arrivati, carina questa casa! SIAMO stati in gamba! Vado ad esplorare i dintorni, ci vediamo in spiaggia quando siete pronti”
2 ore dopo, anche 3. In spiaggia
“Eccovi! Finalmente! Ho già letto tutta la Gazzetta e cominciavo con le parole crociate.“
Nei giorni a seguire
“Mammaaaaaaa! Giacomo mi ha dato un calcio!” Lui, nel caso lei sia nottetempo divenuta sorda: “Amore, ti chiamano…” “Non è vero! Lui mi ha tirato la sabbia!” Stamp! Pum! Sciaf! “Maaaaaaaaaaaaaammmaaaaaaaaaaaaaa!” “Uaaaaaaaahhhhh!”
Lui, alzando leggermente il sopracciglio e formulando serafica constatazione: “Amore, i bambini si menano…” “Acquaaaaaaaa”
Lui, mostrando doti di non scontata perspicacia, e sollevando appena la testa dal cuscino che lei si era portata appresso con l’intenzione di utilizzarlo: “Amore, mi sa che la bambina ha sete…”
L’ultimo giorno di vacanza
Lui, con incredibile e sospetto slancio: “Li porto io oggi in spiaggia, tu vieni con calma… così ti godi l’ultimo giorno!“
Lei, frenando il moto di commozione, tenta di proferir parola: “Oh! Gr…” Ma viene interrotta da Lui: “Tu metti SOLO loro il costume. Ah! E la crema. e i cappellini. Ah! Scusa, eh, ma prepara la borsa dei giochi. E… ma che dici? Le valigie le FACCIAMO mentre io e i bimbi siamo in spiaggia?“.
Bon, ragazze, ben tornate!
Il video della settimana
fighissimo