Uno degli strumenti più utili ai genitori che lavorano è il congedo parentale, istituto che – negli ultimi – è stato oggetto di continue revisioni da parte del legislatore italiano: riuscire a trovare un punto di equilibrio che strizzi l’occhio sia ai dipendenti che ai datori non è semplice e questo è uno dei principali motivi per cui i congedi parentali sono spesso presenti nelle riforme del lavoro.
Volendo allargare il nostro orizzonte al di fuori dei confini nazionali, possiamo trovare confermare dei continui smussamenti dei congedi parentali nel caso della Germania.
Tutti i provvedimenti relativi al congedo parentale in Germania sono stati riformati nel 2007, dopo circa 10 anni di discussioni: con quello che definiscono “il nuovo congedo parentale”, le mamme e i papà tedeschi possono assentarsi fino a 3 anni dal lavoro (entro gli otto anni di età del bambino), ma hanno diritto a una retribuzione pari al 67% del loro stipendio, compreso fra un minimo di 300 e un massimo di 1800 €, solo nel corso dei primi 12 mesi di assenza.
Anche da loro, è principalmente la madre a usufruire dei congedi parentali e, così, per stimolare i padri a occuparsi maggiormente dei loro figli, allo scadere dei 12 mesi di congedo, il genitore che non ha usufruito del congedo può prendere due mesi (definiti mesi bonus) di congedo.
Inoltre, i genitori tedeschi hanno diritto a una particolare tutela e disciplina laburistica nel corso dei primi 3 anni di vita del bambino: possono decidere se rimanere a casa con il bambino (senza retribuzione, una volta finiti i 12 mesi di congedo) oppure se rientrare al lavoro, optando per una riduzione oraria a 30 ore. Nei corso di questi tre anni, i genitori sono protetti dal licenziamento.
Dal luglio di quest’anno, inoltre, i genitori possono decidere se rientrare al lavoro part-time e ricevere due anni di sussidio.
Non ci vuole molto, dunque, a comprendere che i neogenitori tedeschi hanno una situazione legale decisamente migliore della nostra: grazie a queste premesse, è superiore al 70% il numero di donne occupate in Germania di età compresa fra i 20 e i 64 anni, con 1,4 figli per donna in età riproduttiva.
In Italia, i dati ci riportano rispettivamente è il 46,8% delle donne ad avere un lavoro e la media di figli per donna è 1,39. Dati che, senz’altro, ci fanno riflettere…
Il video della settimana
Oggi la madre in Italia ha diritto a 6 mesi di congedo parentale *maternità facoltativa) ed il padre a 5 mesi. Non è poi così male
Mi fa piacere vedere foto di padri con figli quando si parla di congedo parentale. Siamo ancora ai primi passi e i padri che lo prendono sono pochissimi. Ho letto diversi studi e analisi e uno degli elementi che serve per il successo è che il congedo dei padri sia esclusivo, che lo possano prendere solo loro e non in alternativa alla mamm.