Quella della lotta all’obesità è una battaglia fortemente combattuta dal Sistema Sanitario americano e promossa anche dalle istituzioni politiche, con una testimonial d’eccezione come Michelle Obama.
Complici le abitudini alimentari scorrette dei cittadini a stelle e strisce, la cultura diffusa del junk food e la scarsità di frutta e verdura in tavola, la popolazione americana vive, da anni, la minaccia dell’obesità.
Una patologia ampiamente diffusa anche tra i bambini, che vedono già condannata, a pochi anni di età, la loro salute futura.
L’obesità, infatti, non è solo una questione di peso, ma espone l’individuo anche a malattie molto serie, a carico del sistema nervoso, cardio vascolare, respiratorio e muscolo scheletrico.
Il principale responsabile dell’obesità?
Secondo alcuni studiosi dell’Università di San Francisco il dito sarebbe da puntare contro l’eccessivo consumo di alimenti con zuccheri aggiunti.
Un esperimento condotto su un campione di 43 bambini a rischio diabete di età compresa tra i 9 ed i 18 anni, ha dimostrato come semplicemente eliminando gli zuccheri aggiunti dalla dieta quotidiana per soli 10 giorni, i parametri vitali e i principali indicatori di salute siano sensibilmente migliorati.
Stessa dieta, ma niente zuccheri in più: questa l’unica regola del programma alimentare sperimentale.
I risultati?
A dir poco eccezionali: migliore tolleranza al glucosio; 5 punti in meno di colesterolo nel sangue; meno 46% di trigliceridi; pressione arteriosa diminuita di 5 mm di mercurio.
Come applicare i frutti di questa ricerca nella vita quotidiana?
Niente bibite gasate e zuccherate, basta succhi di frutta a merenda, bando ai dolci ed alle merendine confezionate e grande attenzione alle etichette, per non cadere nel tranello dei prodotti a basso contenuto di grassi, ma ricchi di zuccheri nascosti. Via libera, invece, a frutta, verdura, spremute fresche e fatte in casa, all’insegna della naturalità e del benessere, sin da bambini.
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