Complottisti! E invece no, non questa volta. Dobbiamo entrare nell’ordine di idee che le magagne esistono, che le bustarelle non sono una leggenda metropolitana e che la corruzione non è prerogativa delle telenovelas o delle soap opera. Cosa c’entra tutto questo con gli psicofarmaci?
Giusta osservazione. Chiedetevi come sia possibile che negli Stati Uniti ci siano ben 14 milioni di bambini a cui sono stati prescritti psicofarmaci. Non si tratta di un piccolo numero, ma di un numero mostruosamente grande. Possibile che oggi tutti i nostri figli nascano con disturbi dell’attenzione? Ovviamente no, e la cosa è a dir poco singolare.
Tutto questo preambolo per introdurre una rivelazione shock comparsa qualche tempo fa sul New York Times, quindi nemmeno l’ultimo dei quotidiani esteri. La notizia mette davvero i brividi: uno dei più grandi esperti del mondo del disturbo bipolare, tale Dott. Joseph Biederman è stato accusato di aver falsato dei test in cambio di una lauta ricompensa da parte delle case farmaceutiche.
Complottisti o genitori coscienti?
Ovviamente chi crede ciecamente nella medicina e ne ha assunto la difesa come fosse un dogma, storcerà il naso e si ostinerà a trovare una plausibile motivazione a tutto questo.
Ma quale motivazione può esserci nel fornire alle case farmaceutiche i risultati dei trial clinici sull’efficacia di alcuni farmaci prima ancora di aver effettivamente effettuato tali test?
Perché è di questo che stiamo parlando, di truffa, truffa ai danni del cittadino, di quelli più inermi e vulnerabili, i bambini. Quindi è giusto che i genitori siano un po’ sul chi va là?
Cosa è stato appurato
Gli inquirenti hanno raccolto una serie di documenti interni alla casa farmaceutica, la Johnson&Johnson che produce il farmaco Risperidone, utilizzato proprio per i disturbi di bipolarismo, in grado di dimostrare come vi sia un rapporto che sarebbe “privilegiato” tra l’azienda e il dottor Biederman grazie al quale, l’azienda stessa, pensava di poter incrementare la vendita degli psicofarmaci.
L’accusa
Per farla breve, l’accusa verso il dottore è di aver pilotato gli studi sul farmaco, ridimensionando in modo deciso gli effetti collaterali, la qual cosa dovrebbe indurre i genitori almeno a fare diverse riflessioni.
Un altro punto che il medico dovrà chiarire sono le ingenti somme di denaro ricevute dalla casa farmaceutica e delle quali, appunto, fino a ora non ha saputo spiegare in modo convincente la motivazione.
Il video della settimana
Io li darei ai genitori…ma tanti, eh…
@ilmiobebe
Semplicemente spaventoso dare psicofarmaci a bambini.
Pianeta in fumo. Pericoli. Quando avranno rispetto per loro…?