Uno dei principali argomenti nei primi mesi di gravidanza è relativa al sesso del nascituro.
Ricordo che mia figlia avrebbe dovuto chiamarsi Davide. Non perché io abbia il complesso del padre di Lady Oscar che, come canta la sigla, “voleva un maschietto ma ahimé sei nata tu” ma semplicemente perché alle prime ecografie ci dissero che sarebbe stato un maschio. Anche se nessuno lo chiese, il medico volle farci questa rivelazione, sbagliata. Tant’è che la vera rivelazione l’avemmo durante l’ecografia morfologica, quando di solito un genitore ha altri pensieri per la testa, perché ci dissero che si trattava di una bambina.
In quei mesi, e anche dopo, mi sono reso conto che ancora oggi i papà sognano il maschietto e le mamme la femminuccia.
E chi aspetta il secondo vorrebbe avere due figli di sesso diverso. Tanto che alcuni che sforano nel terzo o quarto figlio ammettono candidamente di farlo per avere finalmente il tanto attesa maschietto o la sospirata femminuccia.
Noto che chi ha due figli di sesso diverso tende a dividersene la gestione, il papà segue il figlio e la mamma segue la figlia. Dal di fuori mi sembra strano, o comunque rimanda a tempi passati quando le figlie stavano con la mamma per imparare i “mestieri” di casa, in vista del futuro matrimonio, e i figli venivano iniziati dal padre ad attività maschili come imparare un mestiere, andare a caccia, smontare il motore dell’auto o giocare a carte.
Il tempo passa ma certi ragionamenti restano
Non potrò scordarmi di quella volta che dissi che avrei avuto una figlia e a qualcuno venne quasi naturale commentare “Vabbè, tanto a te non piace il calcio.”
Non ho mai capito se fosse un riferimento allo scampato pericolo di un mio ipotetico figlio maschio, che avrebbe avuto la sventura di avere un padre che non l’avrebbe iniziato al mondo del calcio e che non aveva l’abbonamento al canale sportivo, o un’indicazione del mio basso livello di rappresentatività del genere maschile tanto che per me poteva andare bene anche una figlia.
Forse, i futuri mamme e papà sono solo spaventati dal confronto con un altro mondo, quello maschile e quello femminile, che conoscono poco e, molto spesso, solo attraverso la riproposizione di luoghi comuni.
Una volta tanto la statistica ci viene incontro in quanto, in un Paese a prevalenza di figli unici, permette di sgretolare alcuni preconcetti e consente di far scoprire che le bambine non sono necessariamente tutte rosa, smalto e bambole e che i bambini non sono tutti lotta, fango e pallone. E che crescendo insieme come figlie e papà ci si scopre più vicini e più simili di quanto si possa pensare.
Ogni giorno vedo tanti papà abilissimi nel fare e disfare trecce, mettere calze e body o disegnare principesse e corone e altrettante bambine provare a calciare la palla come tentare di fare la ruota, sporcarsi le mani con la terra pur avendo lo smalto e far diventare amici la bambola più bella con il dinosauro apparentemente più terribile.
Il video della settimana
Io ho una femmina e desideravo il maschio … oggi invece spero arrivi e non importa il sesso ma solo la salute
M o F non faceva differenza…la cosa piű importante era che fossero sane: ho due bimbe, di 4 anni e 7 mesi.
Sognavo un bimbo sano…Ho avuto un bel maschietto…sogno realizzato…
Mio marito sognava il maschio, io la femmina, il destino mi ha accontentato (non riesco ad immaginarmi come madre di un figlio maschio, la femmina mi è sempre sembrata più “semplice ” perché essendo donna,penso di potermi rapportare più facilmente (ma magari è solo una mia fissazione)…. Fatto sta che mio marito ama alla follia la sua bambina!!! 😍
E se anziché una femmina sarebbe arrivato un maschio che facevi?
Gli avrei voluto bene comunque e avrei imparato a rapportarmi con un maschietto. Le preferenze ci sono sempre, poi è ovvio che un figlio, maschio o femmina che sia,è comunque una gioia immensa!
Sono doni di Dio..
io non ho mai sognato un maschio o una femmina, l’emozione di avere un figlio è stata incredibile a prescindere dal sesso :)
👏👏👏
Mi é sempre piaciuto il maschio….e sono stata accontentata