Non deve essere semplice la vita per i piccoli che soffrono di autismo. Anche un periodo di gioia e allegria come il Natale, può diventare complesso se si pensa che la propria malattia sia una barriera verso gli altri. Che c’è gente che non si rende conto quanto siano difficili le azioni di ogni giorni e pensa che chi soffra di questo problema sia semplicemente fastidioso o cattivo.
E così Landon Johnson, che era con i suoi genitori in un centro commerciale a Grandville, ha deciso di interrogare il massimo esperto al mondo di bontà: Babbo Natale.
Dopo avergli chiesto i regali che desiderava, una Wii, un dinosauro giocattolo e un automobile telecomandata, sembrava non avesse più niente da dire, e così si è allontanato con i genitori.
“Sono autistico: sono cattivo?”
Ma c’era qualcosa che gli pesava dentro, ed è voluto tornare per poter fare a Babbo Natale la domanda che più gli premeva: gli ha detto che lui era autistico, e se nonostante questo avrebbe ricevuto qualche regalo, o se Babbo Natale lo avrebbe messo nella lista dei cattivi.
Chissà cosa ha pensato l’uomo vestito da Babbo Natale, quando si è sentito fare quella domanda? Quando ha guardato il visetto teso e preoccupato del bimbo?
Per fortuna ha saputo reagire in maniera encomiabile: gli si è seduto accanto e ha cercato di farlo sentire a suo agio. Gli ha chiesto se essere autistico era una cosa che gli dava fastidio e il bimbo ha detto di sì, perché a volte le persone non lo capiscono.
Allora Babbo Natale gli ha detto che è un bravo ragazzo, che non c’è niente che non va, e che sia lui che le sue renne gli vogliono bene.
La vita di Landon non sarà più semplice: ma speriamo che almeno il suo Natale sia più luminoso, pieno di persone che possano capirlo e amarlo.
Il video della settimana