Lo scandalo indiano di un esame di stato

Da sempre siamo abituati noi italiani a sentirci dare dei “truffaldini”, che l’Italia è un Paese fondato sulle bustarelle, sulle raccomandazioni e sulle spintarelle. Eppure per una volta c’è chi ci ha superato e non dipoco. A suscitare clamore a livello internazionale è l’India per un esame di stato al quanto particolare.

Quello che ha assunto, e con ovvio merito, i connotati di una gigantesca truffa è stato ribattezzato dagli inglesi “La finestra delle opportunità” e non senza il tanto conosciuto senso dell’humor tipicamente britannico. Protagonista del fatto alcuni studenti e relativi genitori di uno stato del nord est indiano, il Bihar. I ragazzi, tutti tra i 15 e i 16 anni, stavano sostenendo un esame di stato. Fin qui tutto normale se non fosse che i genitori si sono letteralmente aggrappati come gechi alle finestre dell’edificio per suggerire i propri pargoli. I distretti dove sono state registrate queste anomalie (per così dire) sono quelli di Chhapra, Saharsa, Vaishali e Hajipur, quindi il fatto non è accaduto in un unico stabile, ma in diversi. 

I genitori, convinti di fare il bene dei propri figli, non solo hanno commesso tale violazione, ma hanno corso enormi rischi mettendo a repentaglio la propria incolumità. Questo non è tutto però, perché le videocamere di sorveglianza all’interno dei diversi istituti hanno ripreso i ragazzi che copiavano e si suggerivano senza timori. Certo i docenti non sono rimasti a guardare, al contrario, in alcuni casi si è arrivati all’eccesso arrivando perfino alle mani. Oltre 400 studenti sono stati colti con appunti illegali intenti nell’atto di copiare le risposte e dunque espulsi immediatamente dalle aule. 

In alcuni istituti sono stati registrati anche scontri tra genitori e poliziotti. Tuttavia, il ministro della pubblica istruzione del Bhiar ha dichiarato che arginare il fenomeno è complicato e che del resto non si può sparare ai parenti dei ragazzi. Insomma, magari annullare la prova poteva essere una soluzione…

 

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