Chi ha detto che per rendere felice un bambino servono giocattoli super tecnologici all’ultima moda? Di quelli in plastica scintillante, interattivi, che si mettono a parlare da soli durante la notte procurando un principio di infarto a mamma e papà e svegliando il piccolo, magari addormentato a fatica dopo lunghe passeggiate in braccio. Naturalmente non è che dobbiamo sbarazzarci di quelli che, inevitabilmente, ci regaleranno amici e parenti e che potremo dare gradualmente al bambino in modo da non distruggere tutto subito e perdere interesse nei doni.
Per chi però vuole fare un “regalo” davvero gradito al proprio figlio, ecco un facile giochino completamente ecocompatibile, assolutamente economico e che si può rinnovare ogni volta che lo si desideri. Fantascienza? No, creatività. Se il nostro bambino ha più di cinque mesi, o comunque riesce a stare seduto da solo, mettiamo a terra una bella coperta durante l’inverno e che durante l’estate può essere, invece, una stuoia di fibre vegetali che avremo cura di posare su un tappeto affinché non scivoli. In una cesta, ottime quelle di vimini, o in alternativa una scatola di legno o cartone duro, mettiamo degli oggetti di uso quotidiano.
Questi, ovviamente non devono essere affilati né appuntiti, non devono essere composti da piccoli pezzi che possono staccarsi né di materiali che si possano rompere quali vetro, ceramica e così via. Per fare qualche esempio, un bel mestolo di legno, un portatovagliolo ad anello, dei bicchieri in plastica rigida per alimenti, il coperchio di un pentolino, un cucchiaino, dei pupazzi di pezza, una palla di piccole dimensioni.
Lasciamo tutto nelle mani del nostro bambino e osserviamo, con discrezione, l’espressione di stupore nei suoi occhi mentre scopre il mondo che lo circonda. Con pochi semplici oggetti gli daremo l’opportunità di sviluppare vista, tatto e udito in modo attivo e senza spendere assolutamente nulla, se non, giustamente, il nostro tempo.
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