Care mamme, dite un po’: avete presente quel momento in cui il vostro bambino deve sottoporsi a una visita dal dentista, dal pediatra o, peggio ancora, a un prelievo? Quell’attimo in cui un brivido vi assale e l’ansia vi coglie, perché dovrete fare i conti con pianti, capricci e paure? Per la maggior parte di voi, la risposta a queste domande sarà sicuramente affermativa.
Che quasi tutti i bambini abbiano paura del medico è risaputo, soprattutto se ci sono di mezzo punture o “strumenti di tortura” come il trapano del dentista. Come fare, dunque, a insegnare ai nostri figli a vivere in maniera più serena la visita dal dottore? Con l’aiuto di Brave Potions.
Brave Potions è un’innovativa start-up che trasforma l’appuntamento dal medico in un gioco, scongiurando così le paure che assalgono i bambini quando devono fare da pazienti. Tutto questo grazie a un kit Supereroi, che comprende principalmente un’app, ma anche gadget con cui decorare lo studio medico, siringhe e strumenti vari.
Come funziona Brave Potions?
Innanzitutto, i genitori possono scaricare l’app sui principali dispositivi elettronici e far scegliere al piccolo dei personaggi (un supereroe, una fata, una strega o un ninja) con cui costruire la propria storia-avventura. Il bambino, in questo modo, si abitua gradualmente all’idea di farsi visitare e, anzi viene invogliato a portare avanti la sua storia personale nei panni del personaggio scelto.
Una volta entrato nello studio del medico, tappezzato di poster con i personaggi preferiti dal piccolo paziente, inizia la visita: il dottor Pozione (così vengono ribattezzati i medici che aderiscono all’iniziativa), armato di strumenti decorati, somministra al bambino la medicina appunto come se fosse una pozione magica, o lo sottopone ai controlli dovuti aggiungendo però un nuovo tassello alla storia.
Terminata la visita, il piccolo può vedere attraverso l’app che la sua foto si è trasformata in quella del personaggio che aveva scelto, visto che ha portato a termine l’impresa e ne è uscito vittorioso.
Brave Potions presto anche negli ospedali pediatrici?
I primi feedback sull’iniziativa sono stati più che positivi: i bambini si sono sottoposti alle visite mediche con meno paure, ma soprattutto animati dalla voglia di giocare e arrivare fino in fondo all’avventura.
Sono già una decina in tutta Italia gli studi dentistici e i centri prelievi che hanno aderito al progetto. C’è da scommettere che l’iniziativa possa estendersi anche agli ospedali pediatrici, magari anche grazie a donazioni varie: vale la pena, in fondo, dare una mano ai bambini a vivere l’esperienza da pazienti nella maniera più serena possibile.
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