Dopo il ristorante milanese che non accetta come ospiti coloro che hanno meno di 5 anni, arriva l’hotel dove possono soggiornare gli animali, ma non i bambini.
Atto discriminatorio o una precisa strategia di marketing?
A nostro avviso circoscrivere il target della propria attività non può essere affatto interpretato come il tentativo di penalizzare una determinata categoria, ma piuttosto come una legittima e insindacabile scelta.
L’albergo “incriminato” si trova ad Abano Terme e, ad aver puntato il dito contro di esso, è stata una mamma che era alla ricerca di una struttura ricettiva per la propria famigliola. Ci chiediamo per quale motivo la donna, che si è lasciata andare su Facebook a un lungo e colorito sfogo, non abbia preferito impiegare il proprio tempo nella ricerca di una struttura adatta alle proprie esigenze.
La risposta di Federalberghi
Coerente, logica e impeccabile la risposta di Federalberghi: “Ogni hotel si specializza e quello trovato dalla signora magari non era attrezzato per i bimbi perché ha scelto di soddisfare le esigenze di una clientela più anziana. Sono molti però gli hotel in grado di ospitare bimbi piccoli”.
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