Con l’arrivo dell’inverno, finisce il periodo dei matrimoni e incomincia quello dei preparativi dei prossimi fiori d’arancio.
Più o meno tutte di noi avranno a che fare con una futura sposa del 2014 e i suoi mille dubbi su come rendere al meglio la cerimonia più importante della loro vita; o magari sarete voi stesse delle spose del prossimo anno.
Per il giorno più bello della loro vita, gli sposi vogliono che tutto sia perfetto: dalla vettura ai fiori, dal ristorante alla chiesa non bisogna farsi sfuggire nulla.
Prima di lanciarsi in voli pindarici di preparativi e organizzazione, provate a chiedere a voi stesse (se siete le spose) o alle dirette interessate se sia proprio tutto indispensabile.
Le partecipazioni non sarebbe meglio sostituirle con e-mail? Occorre davvero stampare centinaia di libretti per la messa?
E i fiori, perché non scegliere delle piante anziché reciderne una quantità esorbitante?
Quanto al pranzo, perché non scegliere una location che garantisca prodotti bio e locali, invece di rinomate e al contempo anonime location storiche?
Infine, le bomboniere dovrebbero essere il regalo che gli sposi presentano agli invitati e rispecchi il loro modo di vivere e pensare: lasciamo perdere inutili soprammobili che saranno solo un fastidioso ricettacolo di polvere e proviamo a scegliere quelle solidali o prodotte dall’artigianato locale, in modo da sostenere anche l’economia del posto.
La lista potrebbe certamente allungarsi: il consiglio è quello di riflettere su quanto la tradizione (e l’industria della cerimonia) hanno inculcato noi come indispensabile e quanto di ciò per noi sia davvero importante.
Solo così il matrimonio non sarà una cerimonia dettata dal “si deve”, ma il vero specchio della vostra coppia e il miglior inizio di una lunga e felice vita insieme.
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