In risposta al crescente fenomeno dell’eccessiva medicalizzazione del parto, un numero consistente di donne ha deciso di andare controcorrente, optando per un travaglio casalingo, proprio come abbiamo visto fare in tante pellicole vintage.
L’iniziativa dell’ostetrica Valentina: “Ora il travaglio, presto anche il parto in casa”
L’ostetrica Valentina Pozzer, in collaborazione con la psicologa Consuelo Scalzeri, ha fondato a Rovereto, la sua città natale, uno studio medico che offre assistenza a domicilio alle future mamme.
A tal proposito la professionista ha dichiarato: “Per ora ci limitiamo a garantire a domicilio tutta l’assistenza, travaglio compreso. Ovviamente siamo in stretto contatto con l’ospedale visto che, al momento, non ci sentiamo pronte di far nascere il bambino in casa”.
Insomma, per ora solo la fase del travaglio avviene tra le più confortevoli mura domestiche, ma si tratta di un chiaro segnale che le cose stanno cambiando: anche in Italia, infatti, come già avviene in numerosi Paesi europei, il parto in casa non è più considerato un tabù, bensì un’alternativa valida al tradizionale parto in ospedale.
Il video della settimana
Non potremmo più ritenerci più dei validi prodotti naturali. Perciò credo che l’uomo debba voltarsi indietro e osservare dall’alto della proprio realtà per chiarire tutti quei dubbi, perplessità riguardo alla vera natura delle cose.
(Partorire naturalmente in un bacile d’acqua sorgiva) con accanto una persona competente che sia in grado di sostenere l’insorgere di possibili piccoli disagi post parto, potrebbe caratterizzare un atto, un innovazione tecnologica decisamente superiore rispetto a quella proposta dalla normale medicina moderna.
Buon parto e buona vita.
La natura è già avanti rispetto all’uomo. l’uomo infatti non è altro che la natura stessa che avanza dentro e fuori simultaneamente all’interno di uno spazio che è continuamente cosciente e consapevole.
Bisogna riconoscere che l’avanzare con sostenibilità, con equità, senza alterare la natura, rappresenta in sé il vero progresso evolutivo in grado di offrire sempre più soluzioni e sempre meno problemi.
Questo moderno avanzamento tecnologico anch’esso del tutto naturale, tende sempre di più ad apportare modifiche giustificate dal potere della ricerca scentifica e dalla produzione di nuovi metodi alternativi che in un certo senso possono essere anche positivi, ma che contribuiscono quasi totalmente a rendere tutti quei meccanismi del tutto semplici e naturali alla perdita di sicurezza e a una maggiore consapevolezza del nostro rapporto nei confronti delle cose e nei riguardi del pensiero proprio e individuale. Tutto ciò ha influenzato il caratterizzarsi di una sostituzione, di una alternativa parallela che avrebbe potuto sostituire quella originale, primordiale colei che ha generato la vita è l’universo come lo conosciamo noi oggi.
Questo movimento sempre antico e sempre nuovo, questo dell’uomo nei riguardi della scoperta e dell’innovazione che ci permette in ogni momento di attraversare esperienze e prove,sempre all’altezza delle nostre aspettative, determinate dal supporto ormai sempre più costante proveniente dal operato tecnologico che inibisce quasi completamente sul comportamento istintivo delle persone, favorendo un abbassamento della fiducia in se stessi, del coraggio e del rispetto nei confronti dei processi naturali che sono decisamente più tecnologici della stessa avanguardia moderna creano a lungo termine un inefficacia generale e un abbassamento della soglia di potere personale che normalmente viene definito con il nome di forza di volontà. Quest’ultima è il pilastro portante che ogni singolo individuo adopera per giungere a comprensione dei propri criteri di crescita.
( la natura in sé non ha alcun bisogno di essere perfezionata, ma bensì rispettata e curata).
L uomo moderno é troppo influenzato dalla paura e dal dubbio che l’ambiente e le cose potrebbero sempre in qualche modo subire i danni derivanti da cause ad effetto naturale. Infatti questo modello negativo di pensiero non fa che creare circostante negative che a loro volta generano influenze pessimiste come subordinazione, vincolo e suggestione.
Il parto in casa o persino all’aperto in natura non è considerata una azione nobile, anzi viene vista come una scorrettezza, un metodo non adatto totalmente erroneo e fallace, questo lo vedo come un sacrilegio, una visione distorta nei confronti della grande madre generatrice.
Questo modo di pensare moderno ha indotto l’uomo a rifugiarsi sempre più nel modernismo scientifico sino a convincerlo che questa svolta propositiva sia stata e sarà l’alternativa definitiva al giusto metodo di vivere.
L’uomo deve però vedere la realtà così com’è, deve ammettere che l’industria farmacologia e la scienza medica lavora principalmente sul mercato del profitto,Infatti dobbiamo ammettere che dal momento in cui la società si muove su strade come :(criteri economici, business e consumismo di massa) non è assolutamente possibile fare dei ragionamenti in termini di crescita e di progresso.
Allorché non siamo più in grado di effettuare un parto in maniera del tutto naturale ormai ammalati come siamo, pieni di problemi di salute, in buona parte causati proprio principalmente dall’inclusione della tecnologia come ad esempio la creazione della plastica, dell’alluminio, dei gas tossici e di tutte quelle sostanze che favoriscono l’inquinamento e i problemi sul nostro pianeta.
Sono un ginecologo e insieme ad un collega ed una equipe di ostetriche abbiamo avuto una casa di maternità dove assistevamo i parti per lo più in acqua, una cosa spettacolare e meravigliosa in massima sicurezza, oltretutto eravamo a 180 metri dall’ospedale, mai un evento avverso. Dico abbiamo avuto perché , essendo la Sicilia una regione a statuto speciale ( Che bellezza!), la consideravano una struttura sanitaria e non, come le altre case delle altre regioni, una struttura di civile abitazione dove si può partorire e per questo ci hanno obbligato a chiuderla per la mancanza di tutti i requisiti di una struttura sanitaria (Clinica) con tanto rammarico nostro e della cittadinanza (stendiamo un velo pietoso…).
Ho scritto tutto questo per dire che la gravida debitamente selezionata e seguita durante la gravidanza può affrontare serenamente il parto in una casa di maternità o a domicilio con la presenza di una equipe esperta. Il parto è un evento naturale e come tale deve essere vissuto.
Invece di andare avanti si vuole andare indietro !!
Non c’è posto più sicuro dell’ospedale…il parto in casa non lo concepisco assolutamente !
Non vorrei sembrare di parte…ma sono un’ostetrica..ho frequentato le sale parto x vent’anni e consentitemi, penso di avere un minimo di esperienza.Il travaglio é un’evento fisiologico,troppe volte medicalizzato,per non parlare dell’evento parto!!quanti ce sarei si registrano ogni anno?pensate davvero che siano tutti dipendenti da patologie ostetriche? Sono eventi naturali che vanno assecondato con la giusta responsabilità! Un’ostetrica é capace di riconoscere una patologia durante un travaglio!Sono favorevole al travaglio a casa x tanti motivi;la tranquillità, la presenza del marito o di qualsiasi familiare giovi alla paziente.Sull’ evento nascita si può discutere,ma tenete presente che il PARTO É UNA COSA NATURALE!!difficilmente si creano distocie!!è spesso si fanno anche troppe chiacchiere x giustificare i cesarei!
Abito a due passi dall’ospedale, ma durante il parto ho avuto una complicanza tale che se avessi voluto partorire in casa avrei perso mia figlia perché non avremmo avuto il tempo di arrivare in ospedale! E’ bellissima l’idea di partorire nella propria casa, il senso di “nido” e vera accoglienza del piccolo in famiglia… ma prima di fare scelte “azzardate” è bene pensare ai pro di partorire in un ospedale, meglio non rischiare secondo me
Carla Riccio
Bella idea ma io mi sento più sicura in ospedale
Io ho fatto il travaglio a casa con la mia ostetrica e a otto cm sono andata a partorire in ospedale .farei questa scelta mille volte
Cmq quale nuova idea è l’acqua che balla fa nascere bimbi da anni in casa
Io non vedevo l’ora di andare all’ospedale quando ho sentito le prime contrazioni mi sentivo più sicura lì e appena ricoverata mi sono rilassata
Concordo
Sono scelte ma non le condivido…durante il parto possono accadere tante cose inaspettate e spiacevoli sia per la mamma che per il bebè, quindi continuo a pensare che sia meglio partorire in ospedale.
infatti per partorire in casa occorre che ci sia un ospedale a massimo quindici minuti di macchina proprio per i rischi che possono sorgere anche all’ultimo minuto !
il vento potrà pure cambiare ma io sono contraria e non ci partorirei mai in casa….