Spesso i genitori si ritrovano nell’imbarazzo di non saper rispondere alle domande dei propri figli, soprattutto se si tratta di argomenti importanti, complessi o considerati dei veri e propri tabù. Si pensi ad esempio alla morte (dove si va quando si muore? Mamma quando morirai?), alla sessualità (come sono nato?) o alla guerra (perché si uccidono tante persone? La guerra a cosa serve?), alle malattie, alla pedofilia, ecc.
Sappiate che è sempre opportuno rispondere, non essere evasivi e trovare le parole che siano adeguate all’età del bambino.
Dire bugie a un bambino o lasciarlo con i suoi dubbi è senz’altro controproducente, perché il piccolo andrà alla ricerca di risposte altrove o comunque tenterà con i suoi strumenti e la sua fantasia di appagare le proprie curiosità.
Argomento morte: siate onesti e rassicuranti
In merito al problema della morte, ad esempio, sappiate che, nella maggior parte dei casi, il bambino ha bisogno di essere rassicurato. Se teme che un proprio genitore possa morire e lasciarlo solo, sappiate fornirgli tutto il conforto del caso, ovvero non lasciatelo in balia delle sue emozioni negative.
E se neanche voi conoscete la risposta al quesito?
D’altra parte se neanche voi avete le idee chiare circa una determinata domanda posta dal piccolo, è importante che non improvvisiate risposte fasulle, ma che piuttosto ammettiate di non sapere la risposta e che, se il piccolo lo desidera, potrete informarvi insieme rivolgendovi a una terza persona.
Domande sul sesso: meglio servirsi di un libro ad hoc
In molti casi poi, ad esempio relativamente all’argomento sessualità, potrebbe essere utile ricorrere a un libro illustrato e appositamente pensato per i bambini. In questo modo potrete avvalervi del supporto di esperti che sanno bene come spiegare un tema così delicato ai più piccoli.
Per concludere è bene ricordare che è importante imparare a essere sinceri con i propri figli al fine di “normalizzare” qualsiasi tipo di argomento, anche quello più complesso o “scottante”.
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