Durante i primissimi mesi di vita il bambino può essere soggetto a frequenti aumenti di temperatura, ma non sempre si può parlare di febbre perché alcune volte questi sbalzi sono davvero impercettibili.
La temperatura dei neonati si aggira intorno a 37 gradi, può scendere o aumentare di pochissimo in base al momento della giornata: 0,2 gradi in meno la mattina e altrettanti di più la sera.
Innalzamento di temperatura VS febbre: quali le differenze?
È importante tenere a mente che la temperatura corporea dei neonati si muove su ritmi molto differenti dai nostri: aumenta in modo improvviso, causando preoccupazione nel genitore, ma spesso non si tratta neanche di febbre ma semplicemente di un’influenza ambientale.
Spesso la temperatura dei neonati aumenta per fattori esterni ai quali sono molto sensibili:
- Potrebbe ad esempio trattarsi di una temperatura troppo alta dell’ambiente in cui si trova.
- Altre volte invece si tratta si di un fattore che riguarda il bambino, ma di natura differente dal classico virus o raffreddamento.
- Il termometro può segnare anche 3 tacche in più ad esempio quando il bambino si trova in uno stato di agitazione, dopo aver dormito poco e presenta segni di irrequietezza oppure dopo un pianto intenso e prolungato.
La febbre del neonato oscilla tra i 38 e 38.5 gradi
Quando si tratta di febbre, invece, si avranno dei sintomi collegati come il raffreddore o la gola arrossata.
Ricordiamoci comunque che nei primi tre mesi di vita si parla di febbre solo quando il termometro indica più di 38 gradi. I neonati con più di tre mesi invece, hanno la febbre quando la temperatura è superiore ai 38,5 gradi.
In questi casi è bene chiamare il pediatra di fiducia per capire come muoversi. Tuttavia, la febbre vera e propria dura più di 24 ore ed è solitamente accompagnata da altri sintomi. Proprio per questo motivo è importante chiamare il medico del bambino per risolvere eventuali dubbi, senza allarmarsi e affidando ad uno specialista le nostre preoccupazioni.
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Max Battaro