Non c’è niente di più naturale, per una neomamma, che allattare il proprio figlio al seno. Seppure sia una pratica che esiste dagli albori dell’umanità, però, ancora oggi intorno a essa persistono pregiudizi e tabù assolutamente insensati.
I pregiudizi sull’allattamento al seno
A molte mamme sarà capitato, infatti, di dover allattare il suo bambino in pubblico: al parco o al ristorante, per esempio, e in generale ovunque l’appetito del pargolo si faccia sentire chiaro e forte a suon di pianti. E se la maggior parte delle persone non vede in tutto ciò nulla di male, purtroppo c’è ancora qualcuno che invece ci trova qualcosa di “sconveniente”. Quante volte, infatti, abbiamo ricevuto o abbiamo visto lanciare sguardi sinistri a una donna che allatta? E sorprendentemente, nella maggior parte provengono da altre donne: incredibile ma vero.
Ma se l’allattamento esiste da sempre e se ostetriche e pediatri continuano a consigliarlo, un motivo ci sarà: si tratta di una pratica estremamente utile per il bambino ma anche per la mamma, che va dunque incoraggiata e spogliata da inutili e stupidi pregiudizi in nome di un presunto pudore e decoro da esibire in società.
5 cose sull’allattamento al seno che forse non sapevi
Per saperne di più sull’allattamento al seno, ecco di seguito alcuni elementi indicati al riguardo dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), utili per noi e anche per chi ancora nutre pregiudizi e perplessità su questa pratica.
- Innanzitutto, l’allattamento è importantissimo per stabilire un contatto madre-figlio, ma è anche in grado di salvaguardare la salute del bambino nei suoi primi sei mesi di vita, dato che il latte materno contiene una serie di elementi nutrienti molto preziosi, oltre ad anticorpi che non si trovano nel latte artificiale.
- Secondo gli esperti, allattare ogni bambino anche nella fase dello svezzamento proseguendo fino ai due anni di età sarebbe la chiave per salvare centinaia di migliaia di vite ogni anno: i casi di mortalità infantile, infatti, subirebbero un drastico calo.
- Pare che i benefici dell’allattamento nei bambini si possano sentire anche sul lungo termine, poiché è stato dimostrato che chi è stato allattato naturalmente ha meno probabilità di essere sovrappeso da adulto.
- Ma l’allattamento, oltre a essere prezioso per il neonato, apporta benefici anche per la mamma, dato che riduce il rischio di contrarre un cancro al seno o alle ovaie, ma è in grado anche di prevenire il diabete e a diminuire le probabilità di depressione post parto.
- Non solo, ma l’allattamento rappresenta anche un metodo anticoncezionale naturale efficace fino al 98% nei primi sei mesi di vita del bambino.
Si tratta di una pratica dai mille vantaggi, dunque, che andrebbe incoraggiata soprattutto dal punto di vista pratico, per esempio insegnando alle madri come si fa e aiutandole a svolgerla anche al lavoro.
Tante mamme lavoratrici, infatti, una volta terminato il periodo di astensione sono costrette a rinunciare all’allattamento per motivi professionali. Sarebbe un’utopia sostenerle?
Il video della settimana
Il 98% di efficacia contraccettiva non mi torna affatto, anzi! È vivamente consigliato usare metodi contraccettivi anche durante l’ allattamento.
Colgo l’ occasione per chiedere aiuto alle altre mamme…allatto al seno in modo esclusivo mia figlia di 5 mesi. La notte si è sempre attaccata almeno 2/3 volte, ma ha sempre dormito tranquillamente… in questi ultimi giorni, però, si sveglia in continuazione piangendo, smaniando, sbattendo le gambette sul letto e contorcendosi…si attacca al seno, dorme mezz’ ora e ricomincia…risultato…in casa non si dorme più!!!! chi sa dirmi cosa sta succedendo????
Potrebbero essere i dentini?? Potrebbe non bastare il tuo latte e vuole attaccarsi più spesso? O magari ha un sonno irrequieto, fa brutti sogni, cattiva posizione e ha bisogno del contatto con te per rasserenarsi, sicuramente sarai stanca, ma goditi più possibile questi momenti. Non torneranno piu!!! Il mio ha 19 mesi ed è già più autonomo e il contatto, il fatto che lui mi cercasse mi manca. Notteeeee ;-)
Grazie per la risposta Eliana! i dentini non credo, almeno la pediatra non ha notato nulla. Che vuole più latte l’ ho pensato anche io, ma la notte io ho tantissimo latte, quindi non saprei. Poi, la cosa che più mi preoccupa è la grande irrequietezza! Forse ho sbagliato ad attaccarla al seno ogni qualvolta si svegliava la notte? cosicché lei ora pensa che per riaddormentarsi deve poppare?? non so che pensare…so solo che è cambiata in questi ultimi giorni…prima dovevo svegliarla io per farla mangiare, ora non dorme per più di un ora di fila e sta sempre attaccata… grazie ancora carissima per il tuo suggerimento! buonanotte!! ;-)
Anche mia figlia si è sempre attaccata la notte 2, 3 volte non di più e quando si attacca di più lo fa perché sta male e ha bisogno di conforto. Il latte scende in base alla richiesta del bambino, più il bambino si attacca, quindi maggiore è la richiesta, e più latte si produce,magari saranno proprio i dentini mia figlia ha sofferto tanto.
Probabilmente è cosi….speriamo che questo momento di agitazione che sta vivendo passi presto! E se invece iniziasse a sentire il bisogno dei cibi semi solidi?? che dite? può essere? <3
Si contorce durante la poppata? Potrebbe essere reflusso…
Si, Sabrina, qualche volta si contorce…ma a quel punto lo farebbe sempre e non solo la notte, o sbaglio?
Magari può essere per i dentini… Tu comunque prova a controllare la crescita, al massino anticipi un pochino lo svezzamento ;)
La bimba pesa poco più di 6 kg ed è lunga 62….ha fatto 5 mesi ieri. Da domani inizio con la fruttina…
Roberto Gaioni anche fino a 2 anni!!!!