Il Feng Shui è una dottrina orientale che affonda le proprie origini nel tempo, pare sia nata 4.000 anni fa e contando su una miscela di filosofia e architettura propone delle indicazioni su come disporre al meglio l’arredamento degli interni per preservare l’armonia.
Quest’oggi, vedremo insieme cosa il Feng Shui suggerisce per la cucina.
Dunque, se avete in programma l’acquisto o una radicale ristrutturazione della stessa, in questo post troverete numerosi spunti interessanti.
Il Feng Shui, in generale, non ama per niente gli spigoli appuntiti: per questo, la perimetria della stanza, così come la mobilia dovrebbe prediligere arrotondamenti alle punte e, se ciò non fosse possibile, si può predisporre delle piante in grado di neutralizzare la negatività degli angoli appuntiti.
Quanto all’orientamento, è preferibile che la cucina sia disposta verso sud, con finestre molto ampie (meglio se disposte sopra il lavello) di modo da dare un tono arioso e luminoso all’ambiente.
Inoltre, per il Feng Shui è meglio dividere l’ambiente dove si cucina da quello dove si consuma il pasto: se non è possibile disporre di cucina separata, si possono montare delle tende o dei pannelli scorrevoli.
Quanto alla mobilia, è importante scegliere materiali naturali, come il legno naturale, tinte chiare e accoglienti, come il giallo o l’arancione. L’azzurro, così come il blu andrebbero evitati perché simboleggiano l’acqua, l’esatto contrario del fuoco dei fornelli che regna in cucina e ricordare che frigorifero, lavello e piano cottura andrebbero sempre mantenuti a una certa distanza fra loro.
La particolare attenzione che il Feng-Shui dedica alla cucina è dovuta al fatto che qui si prepara il cibo (sempre meglio naturale, semplice e povero di grassi e zuccheri) che introdurremo nel nostro corpo: è bene, quindi, mantenere l’ambiente quanto più armonico e positivo per consumare cibi che diffondano positività nel nostro corpo.
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