Il rinomato marchio di giochi statunitense American girl ha lanciato sul mercato una bambola senza capelli, allo scopo di ridurre la discriminazione nei confronti delle piccole pazienti oncologiche.
Queste ultime, infatti, sono costrette a sottoporsi a estenuanti cicli di chemioterapia che, oltre a togliere loro il sorriso, le lasciano anche senza capelli, stravolgendone l’aspetto e minando la fiducia in se stesse.
Anche i piccoli gesti sono importanti
A rendere merito all’azienda produttrice è Meredith Bailey, mamma di una bimba malata di cancro. La donna ha infatti postato sul proprio profilo Facebook una tenera immagine della propria figlia (finalmente) sorridente che stringe tra le braccia la bambola calva, corredando lo scatto con queste parole: “Può non sembrare un “grande passo”, ma per le bambine che non rispondono ai classici canoni della bellezza significa più di quanto possiate immaginare”.
Per una bimba malata che tende ad auto-emarginarsi, in altri termini, trovare in un negozio di giocattoli una bambola che le somigli, può essere fondamentale per alimentare la propria autostima e ritrovare, almeno per qualche attimo, il sorriso.
Il video della settimana
NO CHEMIO NO RADIO NO INTERVENTI INVASIVI
Perché così non si sente diversa!!!
Ma perché una bambina che già e malata doverebbe volere una bambola malata….?