Il terremoto del 24 agosto ha fatto emergere un problema importante che riguarda l’alimentazione infantile in situazione di emergenza.
Per i neonati e le neomamme è indispensabile l’assunzione del latte durante i primi mesi di vita. In una situazione di emergenza, come quella del terremoto che ha colpito il centro Italia a fine agosto, molte famiglie sono rimaste coinvolte dal problema alimentazione.
Come è possibile aiutare i bambini che, ignari della situazione, hanno necessità di latte e alimenti nutrienti?
Il reperimento del latte in situazioni di emergenza
Dalle linee guidate stilate dopo la Settimana Mondiale per l’Allattamento al Seno (Sam) nel 2009, tra i diversi punti stilati, si è focalizzata l’attenzione sull’importanza di dare sostegno e assistenza alle mamme dei neonati.
Tra le indicazioni più utili per le emergenze, inoltre, leggiamo che è necessario evitare l’utilizzo e quindi anche le donazioni di biberon o di tettarelle in plastica, che per ovvie ragioni non è possibile lavare e sterilizzare e preferire invece i cucchiaini e le tazze.
I bambini già svezzati al sesto mese di vita, oltre al latte artificiale non facilmente reperibile dopo un terremoto, possono ingerire anche altri alimenti complementari al latte materno. In questo modo è più facile rispettare le norme igieniche derivanti dall’incolumità.
Queste sono solo alcune delle indicazioni per fronteggiare l’urgenza di non avere abbastanza latte per i bambini.
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