In Italia si stanno sviluppando sempre di più i CAV, i Centri di Aiuto alla Vita che tutelano e salvano la vita dei bambini, o meglio degli embrioni, destinati a non nascere mai. Una battaglia portata avanti dai volontari del Movimento Per la Vita (MPV), che affiancano le donne e le famiglie in difficoltà che pensano di ricorrere all’aborto dinanzi a gravidanze indesiderate o difficili.
La testimonianza di Matteo Cioè
Matteo Cioè, 24 anni, oggi è il responsabile giovani dell’Mpv del Lazio, ma confida che fino a qualche tempo fa non era interessato a questi temi.
Poi ha avuto l’illuminazione quando ha conosciuto “Uno di noi”, la raccolta di firme a livello europeo che sancisce che l’embrione è di fatto una vita, ed in quanto tale va tutelata.
I volontari dell’MPV
Quella di Matteo è solo una delle tante testimonianze dell’importanza dell’MPV. Molti volontari raccontano infatti che la loro azione è stata fondamentale a salvare la vita di molti bambini destinati a non nascere mai.
In molti casi le famiglie in difficoltà non hanno solo bisogno di supporto economico, ma soprattutto psicologico. A volte basta parlare dei propri problemi e sfogarsi per salvare una vita che, altrimenti, sarebbe destinata a non venire mai al mondo.
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