La parola mamma è associata a tanti aggettivi. È la donna che si prende cura di noi, che ci ama incondizionatamente. È la persona su cui poter sempre contare a tutte le età, che ci ha curato, coccolato, viziato e insegnato percorsi di vita. È una figura fondamentale nel nostro cammino che ci tiene per mano fin da quando ci ha fatto nascere. Ma come cambia e si evolve il rapporto tra madre e figlia?
Il rapporto tra mamma e figlia cambia con gli anni: da un punto di riferimento durante l’infanzia può assumere un ruolo di opposizione nell’adolescenza e di solidale amicizia una volta diventate più adulte. Ha come noi diverse sfumature caratteriali e offre ai propri figli non solo amore, ma anche tutte quelle parti di lei che la rendono mamma ma anche donna.
Un amore in continuo divenire
Il nostro rapporto con la mamma è in continua evoluzione. Se durante l’infanzia è la persona più importante della nostra vita, e ci guida nella nostra formazione, con il tempo il suo ruolo può diventare motivo di scontri. I primi no detti ad alta voce, le prime scelte non condivise, un percorso che prende direzioni diverse da quelle sperate.
Oltre alle divergenze comuni, come figlie dimentichiamo che le mamme sono anche persone, persone come tutti gli altri, con le loro fragilità, il loro bisogno di raccontarsi e sfogarsi. E in certi momenti sono loro ad avere bisogno di noi, e non sempre il contrario.
Il rapporto tra mamma e figlia è bello proprio per questo: cambia con il passare degli anni e quest’evoluzione rende la relazione come un amore indissolubile e magico, capace di raccontare sempre nuove storie ed esperienze.
Ricordiamo quindi quanto sia bello far diventare le mamme le nostre eroine e principali alleate, per trovare insieme una valvola di sfogo che aiuti entrambe senza limiti o differenze di ruoli.
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Tamara InesTamy