Due parole magiche da insegnare ai bambini: grazie e per favore

In un’epoca in cui gli atti di gentilezza sono una vera e propria rarità, è compito dei genitori restituire ai propri figli l’importanza delle buone maniere e del rispetto nei confronti del prossimo. Solo in questo modo, infatti, il bambino potrà crescere nella consapevolezza che l’educazione deve essere alla base di qualsiasi rapporto umano.

Sin da piccoli è importante comprendere le principali regole della convivenza civile allo scopo di consolidare i valori sociali e di imparare ad avere riguardo per il prossimo, soprattutto se si tratta di soggetti deboli e indifesi.

Prima di ogni altro insegnamento è opportuno che mamma e papà trasmettano al proprio figlio l’importanza delle due paroline magiche “grazie” e “per favore”. Queste ultime, del resto, non devono essere percepite dal piccolo come una mera formalità, ma, piuttosto come un segno di rispetto nei confronti di chi gli sta accanto.

D’altra parte è importante che il bambino capisca che non bisogna avere pretese, ma che è necessario formulare delle cortesi richieste e che un gesto di gentilezza nei suoi confronti va sempre ripagato con un sincero ringraziamento.

Ai genitori spetta il compito di dare il buon esempio

Per trasmettere queste buone abitudini il genitore deve essere in grado di dare il buon esempio e deve essere coerente con quanto insegna al proprio figlio. Del resto i bambini, nella fase che va dai 4 ai 7 anni, tendono ad assumere comportamenti emulativi, per cui sentire mamma e papà dire sempre grazie e per favore, sarà il training più efficace per introiettare queste paroline magiche.

Amore cortesia e gentilezza

L’amore, la cortesia e la gentilezza sono delle predisposizioni dell’animo umano in grado di innescare delle vere e proprie catene di reciprocità. Se vi mostrate nei confronti del bambino e di terze persone amorevoli e cortesi, il piccolo imparerà a fare altrettanto con il proprio prossimo.

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