Alzi la mano chi non ha mai dato un cellulare o un tablet in mano ai propri bambini. Tutti i genitori, almeno una volta, hanno ceduto alle richieste e hanno fatto utilizzare questo tipo di tecnologie ai propri figli.
Le linee guida pediatriche in maniera di sovraesposizione tecnologica, varate nel 2011 vietavano a gran voce l’utilizzo di questi dispositivi da parte dei bambini. Innanzitutto perché per i neonati è opportuno preferire un tipo di interazione “reale”, così che il loro sviluppo possa avvenire per imitazione, e poi perché i bambini più grandi che passano troppo tempo davanti al pc sono soggetti a obesità e solitudine.
Tutto ciò rimane vero, tranne che per una cosa: con l’evoluzione delle nuove tecnologie, vietare sembra quasi impossibile, ecco perché l’American Academy of Pediatrics (AAP) ha individuato nuovi messaggi chiave rivolti ai genitori del 2016.
Parola d’ordine: insieme
La tecnologia non deve dividere bensì unire, ecco perché è importante fruirne in compagnia dei figli in modo tale che ne capiscano l’importanza e l’utilità. La qualità dei contenuti da fruire da pc e tablet va dunque condivisa e studiata insieme, senza dimenticare – in conclusione – che può diventare anche un ottimo sistema per favorire l’apprendimento.
Istruzioni per l’uso
Con la condivisione della tecnologia i bambini imparano che ad essa possono essere dedicati alcuni momenti della giornata che possono diventare di svago o di formazione, a seconda delle esigenze. Devono altresì esserci altri periodi in cui la tecnologia è vietata a tutta la famiglia (ecco perché, se i bambini non devono vedere la tv, i genitori non possono avere il cellulare in mano) come ad esempio i pasti e il pre-nanna.
I genitori hanno un ruolo importante nella formazione dei futuri cittadini digitali; così come la scuola che si sta attrezzando sempre più con lavagne multimediali per insegnare divertendo.
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Giusy Marinaro Santina Marinaro
Daniele Persichini