“La nuova influenza non è mai stata tanto cattiva“: queste le parole degli esperti che mettono in guardia grandi e piccoli dalla minaccia influenzale alle porte.
Un’influenza davvero “cattiva”
Quest’anno l’influenza sarà particolarmente aggressiva e gli esperti ritengono che metterà a letto almeno sette milioni d’italiani, mentre nel periodo 2015-2017 le persone colpite dal virus erano state meno di 5 milioni. La causa di questa virulenza è da rintracciare nella presenza di ceppi virali differenti che aumentano notevolmente il propagarsi della malattia: i virus A/HINI (denominato California e responsabile dell’influenza del 2009), IA/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, ma non si esclude la diffusione anche di un quarto virus. A incidere notevolmente sul propagarsi della malattia sarà soprattutto il meteo: un inverno troppo lungo e temperature eccessivamente rigide, infatti, potrebbero determinare un prolungamento del periodo di contagio.
Vaccino necessario per i soggetti a rischio
Data la veemenza di questi ceppi virali, la Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale) invita tutte le categorie a rischio a ricorrere alla vaccinazione antinfluenzale, che in questo caso è somministrata gratuitamente. Tra i soggetti interessati che dovrebbero difendersi contro questa nuova influenza, rientrano: ultra sessantacinquenni, malati oncologici, immunodepressi, cardiopatici, diabetici, e tutte le donne che si trovano al secondo e al terzo trimestre di gravidanza. Per quanto riguarda i bambini, questi dovrebbero essere vaccinati in presenza di particolari patologie così da non rischiare pesanti conseguenze. Va detto, però, che molti pediatri consigliano la vaccinazione antinfluenzale anche per la popolazione infantile sana, perché il vaccino è sicuro e non provoca particolari effetti collaterali, a parte qualche rossore e un lieve bruciore sul sito d’iniezione.
Quando vaccinarsi?
E’ bene precisare che, sebbene il picco d’influenza sia previsto a cavallo tra i mesi di gennaio e di febbraio, per produrre i suoi effetti immunizzanti, il vaccino richiede almeno due settimane d’incubazione: quindi, il termine ultimo consigliato per la vaccinazione è il mese di dicembre.
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Filippo Panariello