Il prossimo 8 febbraio sarà celebrata la Giornata Mondiale per la Lotta all’Epilessia, una patologia neurologica che interessa soprattutto i bambini e che, nei due terzi dei casi, fa la sua comparsa già prima della pubertà.
Colpito l’1% della popolazione
L‘epilessia è una malattia che può essere determinata sia da lesioni a livello cerebrale che da una predisposizione genetica e le prime crisi compaiono fin dall’infanzia, dando origine talvolta a problemi psicomotori. Quasi il 70% dei bimbi, infatti, si ammala entro i 12 anni e, ai danni di carattere fisico, spesso si affiancano anche disagi a livello sociale. Gli episodi epilettici, infatti, possono sopraggiungere in qualsiasi momento lasciando disorientati sia i piccoli malati sia chi li circonda.
Non sempre è curabile
Uno dei problemi maggiori dell’epilessia è il modo imprevedibile con cui subentra la crisi, che si manifesta con la perdita di coscienza, talvolta accompagnata da convulsioni, retroversione dei bulbi oculari e salivazione abbondante. Nel 30% dei casi, inoltre, la malattia non è curabile con farmaci e solo una parte di questo 30% può ricorrere alla chirurgia come metodo risolutivo. L’intervento, che consiste nell’asportazione chirurgica di un’area del cervello chiamata “epilettogena” e responsabile delle crisi, può avvenire solo se questa particolare zona cerebrale è ben circoscritta, così da arginare il pericolo di eventuali lesioni neurologiche.
Un centro d’eccellenza per l’epilessia
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma è uno dei più importanti centri nazionali per il trattamento dell’epilessia in età pediatrica. Ogni anno si effettuano oltre 500 ricoveri per epilessia, con 1700 visite ambulatoriali e 2300 giornate di Day Hospital. Solo nel 2015 sono stati 25 i piccoli pazienti sottoposti a intervento chirurgico, con una percentuale di successo del 70%: vale a dire che sono guariti completamente 7 bimbi su 10. Inoltre, presso il centro ospedaliero, che aderisce alle iniziative promosse dalla Giornata Mondiale per la Lotta all’Epilessia, è possibile accedere a sperimentazioni cliniche per diverse forme di epilessia con trattamenti farmacologici ancora non disponibili in commercio.
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