Quella sul motivo per cui gli individui affetti da autismo evitino lo sguardo delle altre persone, è una domanda che assilla da molto tempo gli scienziati di tutto il mondo.
Non cercare lo sguardo altrui, infatti, è una delle prime spie che possono suggerire che un bambino è affetto da un disturbo dello spettro autistico, e medici e studiosi si sono spesso chiesti se questo atteggiamento sia dovuto alla paura, o, più semplicemente all’indifferenza.
Una parziale risposta a questo quesito potrebbe venire da uno studio pubblicato sull’American Journal of Psichiatry, secondo il quale i bambini eviterebbero lo sguardo delle altre persone per indifferenza.
Lo studio sullo sguardo dei bimbi autistici
Portato avanti da un team di studiosi coordinato dal dr. Warren Jones, del Marcus Autism Center di Altlanta, lo studio ha analizzato un totale di 86 bambini di 2 anni con la tecnica dell’eye – tracking (oculometria): 38 di loro erano autistici, 26 erano ancora in fase di valutazione per l’autismo, e 22 presentavano ritardi di sviluppo nella cognizione, linguaggio e movimento.
A questi bambini è stato mostrato un video che iniziava con un piccolo cerchio blu su sfondo nero, accompagnato dal suono di un carillon, per attirare la loro attenzione; una volta ottenuto lo scopo, sullo schermo appariva un’attrice che parlava in modo coinvolgente. Mentre la donna parlava, il cerchio blu si spostava, attirando, di volta in volta, l’attenzione dei bambini: sugli occhi della donna, su parti del suo viso, sulla stanza alle sue spalle, piena di giochi e immagini colorate.
Quando il cerchio blu andava a posarsi sullo sguardo della donna, il gruppo di bambini autistici ha continuato a guardarlo tranquillamente, per un tempo pari a quello degli altri due gruppi; durante la proiezione, inoltre, i bambini autistici tendevano a fissare gli occhi della donna quando la sua voce, o le sue espressioni facciali, diventavano particolarmente coinvolgenti.
Queste reazioni hanno convinto gli studiosi che non è la paura a spingere i bambini autistici ad evitare lo sguardo, ma, piuttosto, l‘indifferenza.
Un passo avanti nella comprensione dell’autismo
Seppur siano necessari altri studi che escludano la paura come ragione per questo comportamento anche negli adulti affetti da autismo, questa ricerca è uno strumento importante per educatori, genitori e insegnanti che hanno a che fare con bambini autistici, perché possano aiutarli a capire che guardarsi negli occhi è una componente fondamentale per le interazioni sociali.
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